Milan: mercato flop a Gennaio?

Il mercato si avvicina e i decantati “rumors” cominciano ad avere sempre più garanzie. Già da qualche giorno, infatti, i nomi accostati all’ambiente rossonero sembrano confermarsi e  nonostante l’omertà societaria, il leitmotiv delle ultime sessioni di mercato non sembra smentirsi: “non ci sono soldi”. Lunedì 5 Gennaio 2015 apriranno le porte dell’ Ata Hotel di Milano (sempre che non cambino sede) e i dirigenti rossoneri si presenteranno con lo slogan “prima le cessioni”. Aspettando il “colpo last minute”,” mister X”, “mister Y” e “Batman” ecco come il Milan rischia l’ennesimo mercato flop. La missione fondamentale e basilare sarà quella di alleggerire il monte ingaggi. La prima grana sarà capire come sciogliere i nodi Mexes e Abate in scadenza. Il primo pur di restare sarebbe disposto a dimezzarsi lo stipendio, il secondo per rinnovare lo vuole raddoppiare. Il mercato verrà di conseguenza anche perché le situazioni Armero, Zaccardo e Albertazzi sono legate. E mentre il colombiano sembra essersi ritagliato uno spazio, l’italiano ex Verona chiederà sicuramente una cessione se non definitiva almeno in prestito. Più complicata la questione Zaccardo che già in estate aveva rifiutato Genoa, Parma e Balikesispor (Turchia) e difficilmente lascerà l’ambiente rossonero. Il centrocampo rimane un rebus. Con la mediana confermata, Saponara in partenza certa e Niang in dubbio, bisognerà capire le intenzioni di Inzaghi con Pazzini e Torres. Entrambi ceduti? Uno solo? O confermati entrambi?. La cosa certa è che il “tesoretto cessioni”, anche volendo, non esiste.

Capitolo acquisti. La lista dei nomi accostati al Milan è lunga ma alcuni si stanno affermando con più veemenza. E’ questo il caso di Leonel Vangioni, terzino argentino ventisettenne. Vanta solo tre presenze con l’Albiceleste e non ha mai giocato se non in Argentina. Considerando il costo (si parla di 7 milioni di euro) e la non-esperienza europea, ne vale davvero la pena? Un punto di domanda per il presente e la mancanza di mercato futuro vista l’età. Capitolo Suso. Il centrocampista offensivo ricopre un ruolo non di prima necessità e già occupato da El Shaarawy, Honda e Menez. Inoltre questo primo scorcio di stagione l’ha trascorso fra tribuna e infermeria. Va bene che è un futuro parametro zero, ma spendere la poca liquidità a disposizione per portarlo a Milanello a Gennaio sarebbe una mossa azzardata. Infine Marcelo Brozovic, centrocampista croato ventiduenne, una scommessa interessante sulla carta che speriamo non venga bruciato. Il Milan, infatti, ha con i giovani semi-sconosciuti un background terrificante. Tutti gli altri nomi per diverse motivazioni sono privi di fondament. Cerci costa troppo, Diamanti si è trasferito anche per motivi famigliari, Okaka non lascerà la Sampdoria dopo la partenza quasi certa di Gabbiadini e potremmo continuare all’infinito. Una brutta combinazione. Una mancanza di soldi, idee e cessioni comporta una fase di stallo permanente. Galliani molto probabilmente ci stupirà con qualche colpo da “condor” (sperando non sia sulla falsariga di Essien). Piuttosto che “migliorare” la squadra peggiorandola, sarebbe intelligente non operare sul mercato, sbarazzarsi degli ingaggi pesanti e creare un’ossatura forte promuovendo qualche giovane dalla primavera. Allo stato attuale delle cose, questo mercato è destinato ad essere l’ennesimo flop. E senza una programmazione seria, non sarà nemmeno l’ultimo.