2015
CORSERA- La questione Portello finisce in tribunale
In una lunga intervista al Corriere della Sera, Benito Benedini, presidente di Fondazione Fiera, ha fatto intendere che la questione Portello è ben lungi dall’essere chiarita:
“Per mitigare il danno che ci è stato causato da A.C. Milan stiamo cercando di chiudere con Vitali. Chiedere danni al Milan? Si, il danno è facile da calcolare. Stiamo parlando di un’area in diritto di superficie per cinquant’anni. Si tratta di moltiplicare per 50 la differenza tra le entrate promesse e sottoscritte e quelle reali. Ovviamente le cifre di ciascun anno vanno riportate al valore attuale. Sono molto dispiaciuto per Barbara Berlusconi che ha sempre creduto nel “Progetto stadio” al Portello. Rimpianti? Assolutamente no. Anzi. Primo: la procedura adottata è di natura privatistica semplicemente perché la fondazione è un ente di diritto privato. Le proposte pervenute sono state esaminate e discusse con grande scrupolo da parte del comitato esecutivo della fondazione, individuando la soluzione più vantaggiosa da ogni punto di vista. In vista dell’assegnazione A. C. Milan aveva assunto nei confronti della fondazione impegni sottoscritti su tutti i punti principali dell’operazione. Una fideiussione era stata prevista e accettata da A. C. Milan al momento della stesura del contratto. Evitare il tribunale? A.C. Milan avrebbe potuto a) formalizzare il diritto di recesso, da loro stessi richiesto e sottoscritto, ma non l’ha fatto (si parlava di circa dieci milioni ndr ); b) formalizzare una transazione monetaria. Via da loro stessi percorsa ma poi abbandonata; c) infine affidarsi a un arbitrato, come da stessa richiesta di A.C. Milan”.