Editoriali

Addio Higuain, per te c’è un posto nel dimenticatoio accanto a Bonucci

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L’addio di Gonzalo Higuain lascia indifferente il popolo milanista. I grandi giocatori sono altri

Non ci metteremo di certo a piangere per l’addio di Higuain. In sei mesi l’argentino non ha lasciato il segno e nemmeno un buon ricordo. È arrivato dalla Juventus, per espiare questa macchia devi fare una carriera come Pippo Inzaghi in rossonero. Per diventare un milanista devi iniziare a sputare sangue per la maglia, devi lottare fino all’ultimo minuto, devi regalare emozioni. Il Pipita non ha fatto nulla di tutto ciò, è scappato dopo soli sei mesi schiacciato dalle pressioni di San Siro e dalle attese di un pubblico esigente come quello milanista. Cutrone ha fatto vedere a tutti cosa vuol dire giocare a calcio e cosa vuol dire impegnarsi in campo.

Così come Bonucci, anche Higuain finirà nel dimenticatoio del popolo rossonero in un’accozzaglia di giocatori inutili o sopravvalutati. Dal punto di vista tecnico perdiamo ben poco, 8 gol in 22 partite di campionato non sono numeri da top player: meglio affidarsi a gente che ha fame, come Piatek che prenderà il posto dell’argentino in punta di piedi.

Speriamo, inoltre, che la dirigenza rossonera abbia imparato la lezione. Dopo Matri, Bonucci e Higuain è meglio non fare affari con i bianconeri, non siamo un deposito di scarti della Juventus, ma una società con una storia gloriosa.

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