2015
Addio Muntari: tu che saresti potuto essere un eroe
Una data molto particolare quella del 30 giugno. Una stagione regolare volge al termine portando con sè gioie e dolori anche se per il Milan sono naturalmente di più i dolori quelli accumulati nelle ultime due stagioni. Oggi scadono poi anche i contratti di quei giocatori che avevano firmato fino al 2015 senza scartare le rescissioni contrattuali le quali sono sempre una notizia ad effetto quando arrivano.
A far discutere in queste ore è indubbiamente la rescissione del contratto, dopo ben tre stagioni e mezzo, di Sulley Muntari. Il centrocampista ghanese di certo era giunto in rossonero con un biglietto da visita decisamente diverso dal biglietto presentato ogniqualvolta faceva il suo ingresso in campo da qualche anno a questa parte, letteralmente preso di mira dai tifosi per lo scarso rendimento mostrato. Muntari era stato preso in prestito dai cugini dell’Inter (con breve parentesi al Sunderland) nel gennaio del 2012 e a luglio dello stesso anno in seguito allo svincolo dal club nerazzurro fu così tesserabile a parametro zero dal Milan. L’esordio avvenne il 19 febbraio in occasione del match vinto dagli uomini di Massimiliano Allegri contro il Cesena al Manuzzi per 3-1 ma l’episodio in cui fu veramente protagonista nella sua militanza milanista si verificò esattamente nella settimana successiva a San Siro, il 25 febbraio.
Di scena il big-match con la Juventus valido per lo scudetto: una partita passata alla storia per il famoso gol non convalidato proprio a Muntari, nettamente oltre la linea di porta; un gol che avrebbe decisamente cambiato le sorti del match finito sul punteggio di 1-1. Ci si chiede adesso se quel gol fosse appunto stato assegnato ai rossoneri (in modo da vincere poi per 2-1), l’esperienza milanista del ghanese avrebbe preso una piaga diversa? Se quei due punti rubati al Milan non fossero stati tolti sarebbe stato un altro campionato e avremmo assistito ad un giocatore di ben altra stoffa rispetto a quello che ha salutato oggi a testa bassa? Di certo il gol segnato a Buffon ma annullato è stato un po’ come una maledizione ai danni di Muntari, inseritosi bene nell’ambiente di Milanello ma via via andatosi a perdere da diventare un elemento di difficile sopportazione per chiunque.
Tornare indietro non si può, ipotizzare come sarebbero andate le cose da quell’episodio discusso non è affatto facile. C’è solo da tirare le somme di un’ennesima annata orfana di gioie per tutti senza più gol non convalidati, maledizioni tali da colpire i giocatori e prestazioni che ti fanno uscire a testa bassa. Rialzare la testa e subito.