2015
Albertini: “E’ lui l’uomo giusto da cui ripartire”
Ad affrontare il momento attuale del Milan di Sinisa Mihajlovic a 360 gradi c’ha pensato Demetrio Albertini, ex centrocampista-simbolo in rossonero, intervistato da Tuttosport.
“Il Milan è un cantiere aperto però devo dire che secondo me questa estate si sono buttate le basi giuste per il futuro. E’ ovvio che un club come quello rossonero debba pensare al presente e non possa permettersi nuovamente di restare fuori dalle prime tre ma è anche vero che ci vuole tempo per assemblare una squadra nuova con diversi giovani. Non è facile cambiare ogni estate e penso che i problemi che ci sono stati siano una conseguenza degli errori delle precedenti stagioni. Detto questo, a me Mihajlovic piace molto e penso sia l’uomo giusto da cui ripartire. Sinisa è uno che crede ciecamente in quello che fa senza perdere l’obiettivo nei momenti di difficoltà. Champions? E’ presto per dirlo. Oggi secondo me ci sono sulla carta due squadre più avanti di altre, Roma e Napoli. Per l’ultimo posto vedo una lotta tra Fiorentina, Inter, Milan e ovviamente Juventus“.
La strada degli italiani è giusta, il senso di appartenenza è fondamentale e la storia lo insegna. Nel mio Milan, per esempio, noi non eravamo una decina di giocatori cresciuti nel vivaio ma una decina di giocatori nati a Milano. L’appartenenza è importante, è qualcosa in più del semplice talento. Sì, la strada è giusta e mi fa piacere che i rossoneri la stiano seguendo. Credo che manchi ancora la sinergia tra squadra, staff e società. E poi ci vuole maggiore equilibrio nella valutazione delle situazioni: spesso si è esagerato in negativo ma a volte si è venduto un prodotto che non era ancora vincente. Noi ci esaltavamo per la vittoria dello scudetto o della Champions, nel recente passato al Milan si sono esaltati per delle gare vinte in campionato.
Secondo me Montolivo ha quella qualità che serve in una squadra di calcio di un certo livello. Poi il calcio è bello perché soggettivo. Se un attaccante non segna è colpa sua o del centrocampo che non lo serve? Ad ognuno la sua risposta. Penso che le squadre debbano essere equilibrate e Montolivo è utile in questo senso. Bertolacci? E’ ancora giovane e ha fatto una sola vera stagione ad alti livelli. Certo, è stato un acquisto economicamente importante ma la maglia del Milan pesa, giocare a San Siro pesa. Ci sono degli step, chi arriva da fuori ha bisogno di tempo per farsi gli anticorpi e capire dov’è finito. Sorpreso da Donnarumma? Non mi ha sorpreso, anzi: sono anni che mi parlano bene di lui e delle sue qualità. Piuttosto conoscendo il valore di Diego Lopez, mi ha stupito il suo momento negativo”.