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Albertini: «Voto Gattuso, bravo a creare senso di appartenenza che non c’era più»
Albertini dalla parte di Gattuso, il tecnico rossonero trova sostegno nelle parole di un grande che con il Milan ha vinto tutto
Albertini vota Gattuso tecnico del Milan anche il prossimo anno, se dovessimo rispondere umanamente a questa domanda, non potremmo fare altro che chiedere un contratto a vita per un ragazzo diventato uomo prima da calciatore ed ora nel difficile percorso alla guida di una squadra, diversa dal punto di vista disciplinare, rispetto anche solo a 10 anni fa. Durante questa stagione, i lati del carattere di Gattuso sono emersi in tutta la loro trasparenza, consegnando a stampa e tifosi una grandezza d’animo ed una sincerità d’altri tempi che in qualche modo ci hanno fatto sognare e sperare che le persone a noi accanto fossero così, senza segreti, senza tentennamenti e senza secondi fini. Gattuso è questo e lo ha dimostrato a sue spese: una purezza d’animo che però cozza con quello purtroppo è il mondo professionale e mediatico.
LE ULTIME DUE- Detto questo, Frosinone e Spal dovranno essere 6 punti nella speranza che l’Atalanta non faccia altrettanto con Juventus e Cagliari. In caso contrario sarà di nuovo Europa League, Gattuso potrebbe essere addirittura riconfermato mentre ora Leonardo sarebbe a rischio, come riportato da Gazzetta dello sport. In caso di mancata qualificazione Champions, Gazidis potrebbe attuare una rivoluzione sostenuta da Elliott.
ALBERTINI LO HA CAPITO- Tuttosport dedica spazio alle parole di Demetrio Albertini che fa chiaramente intendere quali siano le sue idee per il futuro della panchina rossonera: «Voto Gattuso. Rino è stato bravo a creare un senso di appartenenza che non c’era più, ha riacceso una fiammella che si era spenta da qualche anno. Gli va riconosciuto. Lo dico da tifoso. Mi ha trasferito un senso di appartenenza che mancava. Ha lavorato tantissimo su questo aspetto. A Bergamo contro l’Atalanta ho visto fare al Milan una partita straordinaria. Poi ho visto una squadra in difficoltà in altre situazioni. E va riconosciuto a Rino il fatto di essere sempre stato in prima linea. Tante volte si è messo in prima fila a gestire situazioni anche al di là di quello che avrebbe dovuto fare».