2015

Alessio Romagnoli: fragola o ostrica?

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ALESSIO ROMAGNOLI FRAGOLA:  

 

Alessio Romagnoli resta il principale – se non l’unico – obiettivo del Milan per rinforzare il proprio reparto difensivo. Anche le parole di Galliani (“O Romagnoli o restiamo con i 5 attuali“) confermato che non ci sono altri indiziati per il ruolo di difensore centrale. La domanda che divide la tifoseria rossonera è lecita: il giocatore vale i 30 milioni richiesti dalla Roma? Certo, con le valutazioni spropositate in queste ultime finestre di mercato, la cifra potrebbe non essere così elevata ma c’è da dire che Romagnoli ha appena concluso – in maniera impeccabile – la prima ed unica stagione in Serie A, lasciando sbalorditi Mihajlovic e i dirigenti della Samp. IL MILAN NON È LA SAMP. Constatata la grande annata con i blucerchiati, la frangia dei tifosi contrari all’acquisto di Romagnoli dà peso alla differenza di pressioni tra la piazza doriana e quella milanese, da sempre abituata – tranne le ultime stagioni – a grandi difensori come Nesta e Thiago Silva. Al Milan attuale serve un “capo-cantiere” che diriga alla perfezione il suo compagno di reparto; ad oggi risulta veramente improbabile poter credere che Romagnoli abbia fin da subito una personalità talmente forte da impartire ordini a difensori ben più navigati come Mexes, Paletta o Alex. Sebbene Mihajlovic insista sul giovane centrale giallorosso per le caratteristiche consone al suo sistema di gioco – il serbo predilige da sempre il regista basso e un centrocampo muscolare- l’acquisto di Romagnoli potrebbe non aumentare l’asticella del livello tecnico del reparto arretrato, per le motivazioni sopra elencate. Per concludere, scomodando mostri sacri – senza addentrarsi in paragoni atemporali – come Maldini e Baresi, la speranza che Romagnoli possa diventare un il leader della difesa rossonera per i prossimi 10 anni c’è, ma la strada per diventare un grande difensore è tutt’altro che spianata e piena di potenziali intoppi. Parafrasando la metafora fatta da Mihajlovic, Romagnoli al momento è una “buona fragola”, che, potenzialmente, potrebbe trasformarsi in un’ostrica pregiata. Potenzialmente, appunto.

(Matteo Pifferi)

ALESSIO ROMAGNOLI OSTRICA:

Un’esplosione fragorosa come quella registrata all’ombra della Lanterna probabilmente nemmeno il suo allevatore Mihajlovic se la sarebbe immaginata, anche perché, ostriche di 20 anni come Alessio Romagnoli, almeno nel circuito nostrano, sono merce rarissima. Forse non sarà ancora un esemplare pregiato, ma il tempo e i presupposti ammirati nell’ultima stagione a Genova giocano decisamente in casa del ragazzo. E in virtù di questo, la nota metafora culinaria esibita qualche tempo fa dal tecnico rossonero va letta tenendo ben presente cosa prescriva il gioco delle parti, e che, anche sbirciando oltre i confini nazionali, i prezzi sono ormai ovunque sovradimensionati in rapporto alla qualità dei prodotti esposti in vetrina. Insomma, una stima tanto onerosa a un’età così verde è una tentazione troppo ghiotta per lasciare il talento di Anzio a macerare nella capitale. Lui si è accorto del rischio e ha già puntato i piedi a Trigoria. Troppi 25 milioni? Difficile dirlo ora. Bisogna però mettersi nell’ottica di un investimento, che se dovesse rivelarsi azzeccato, da solo potrebbe bastare a lenire una sofferenza difensiva che il Diavolo si porta dietro da troppe annate.

(Matteo Lucchini)

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