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Alex Frustaci: «A grandi livelli dopo i trent’anni? Individuo tre motivi»

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Alex Frustaci, personal trainer di fiducia delle società di calcio di Serie A e B, a lui vanno 3 domande sul mantenimento fisico

Alex Frustaci, personal trainer di fiducia delle società di calcio di Serie A e B, a lui vanno 3 domande sul mantenimento fisico degli atleti dopo una certa età, non solo del mondo del calcio, come riportato questa mattina da Gazzetta dello sport.

TRE MOTIVI- «Individuo tre motivi. Il primo è l’aspetto mentale: il mantenimento di alte motivazioni ti spinge a grandi performance. Ibrahimovic, ad esempio, è un leader naturale e si sente al centro di un progetto. Il secondo punto riguarda l’alimentazione, molto più curata che in passato. Il terzo motivo è la prevenzione degli infortuni: il lavoro combinato tra preparatori e personal trainer consente di ridurre i giorni di indisponibilità, ovviamente escludendo gli stop che hanno origine traumatica sul campo».

LAVORO PERSONALIZZATO- «Quanto conta? Tantissimo. Se Francesco Totti è arrivato a giocare in quel modo fino a oltre 40 anni, lo deve anche al lavoro svolto con Vito Scala. Prima tutto il gruppo seguiva lo stesso allenamento, adesso non più: i ruoli incidono sui programmi, un terzino non ha le stesse necessità e non fa lo stesso tipo di sforzo di un centrale».

RECUPERO MIGLIOR ALLENAMENTO- «Certo. E per recupero non si intende stare fermi. Penso a lunghe sedute di stretching, di attivazione del core (fondamentalmente i muscoli di addome, vita, parte centrale e inferiore della schiena, fianchi), di video analisi per studiare meglio certi movimenti, di tracciamento di dati per procedere poi a certi sblocchi articolari che incidono sulle prestazioni».

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