2015

Alex, il flop del gigante

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Un gigante come lui avrebbe dovuto intimorire ogni avversario, dando massima solidità al reparto difensivo e scacciando via ogni pericolo per la porta di Diego Lopez. Il capitolo infortuni, naturalmente, colpisce poi nei momenti meno opportuni e neanche Alex è riuscito a sottrarsi da una condizione fisica precaria.

In poche parole, ci si trova davanti ad un altro flop o abbaglio, come lo si vuole chiamare, tipico del Milan di questi anni maledetti. I 188 cm di questo roccioso difensore, con un’esperienza importante maturata in club come Psv Eindhoven, Chelsea e Paris Saint Germain, evidentemente non hanno trasmesso paura. Il suo arrivo dalla Francia era stato visto con grande fiducia e tra gli acquisti della scorsa sessione estiva aveva sicuramente un certo appeal, tecnicamente parlando.

Finora, 21 presenze in totale di cui 19 in campionato e 2 in Coppa Italia inframezzate da infortuni e ritorni in campo: a fare un certo effetto e a simboleggiare la deludente annata del centrale brasiliano un episodio su tutti, il crollo a terra durante il derby con l’Inter dello scorso 19 aprile. Alex praticamente tornava titolare dopo un mese e mezzo in panchina e la stracittadina con i cugini poteva rappresentare il modo migliore per rilanciarsi completamente. Accasciarsi al suolo solo per crampi e non per infortunio va però a testimoniare di che pasta è fatto un giocatore. Sicuramente inadeguato per indossare i colori rossoneri…

In queste ore si parla di un suo ritorno al Santos a fine stagione, la squadra da dove ha iniziato la sua carriera. Da un lato l’aria di casa potrà aiutarlo a ritrovare la forma smarrita rimettendolo al top ma le sfide che ti pone il calcio europeo son ben altra cosa. Fallire al Milan è una macchia che rimarrà sempre nel percorso di un campione, fermo restando che Alex in rossonero un campione non lo è stato assolutamente.

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