L’amalgama non è un alibi: cosa dire allora di Samp, Lazio e Fiore?

Tanti nuovi arrivi non possono essere un alibi per Montella. Samp e Lazio hanno venduto i pezzi pregiati, la Fiorentina è stata ricostruita

Il Milan continua a fallire gli appuntamenti sia in campionato che in Europa League. La prestazione deludente ieri contro l’AEK Atene è stata l’ennesima conferma che la squadra non gira. Se tuttavia in Europa il passaggio del turno non è così lontano, in campionato, invece, l’obiettivo quarto posto dista già 12 punti.

CHAMPIONS LEAGUE – La Lazio quarta in classifica è a quota 28 punti, tre in meno della capolista Napoli. Segno che la Serie A è molto più equilibrata rispetto agli anni scorsi. Il Milan è settimo in zona Europa League. I rossoneri hanno perso tutti gli scontri diretti con le concorrenti: sconfitta contro Lazio, Roma, Inter e Juventus, alle quali va aggiunta la Sampdoria. Ciò rende ancora più complicato il cammino in vista della qualificazione all’Europa che conta.

ROSA – La campagna acquisti fatta in estate è stata buona seppur incompleta. Mancano in rosa un paio di mezzali di ruolo e un centravanti di livello, ma nel complesso la rosa è competitiva. Il Milan ora è alle spalle di Sampdoria e Lazio (squadre inferiori sul piano tecnico) che in estate sono state smantellate: si pensi alle cessioni di Keita, Hoedt e Biglia o a quelle di Muriel, Schick e Skriniar. I rossoneri inoltre condividono il settimo posto con la Fiorentina, orfana di Vecino, Borja Valero, il capitano Gonzalo Rodriguez, Bernardeschi e Kalinic. L’alibi dell’amalgama non può essere utilizzato perché condiviso con una Viola praticamente rifondata e con una Lazio e un Samp molto rimaneggiate.

CONFUSIONE – Uno dei problemi del gruppo milanista è la mancanza di un modulo. A novembre la squadra ancora vaga alla ricerca di una disposizione in campo. Molti nuovi hanno deluso ma hanno l’attenuante della mancanza di chiarezza a livello tattico. Basti pensare a quante posizioni hanno cambiato recentemente Suso, Rodriguez, Bonaventura, Borini e Calhanoglu. Il livello della rosa non è di certo inferiore a quello di Lazio e Sampdoria e il distacco di 12 punti dal quarto posto è ingiustificabile. Vedremo se Montella riuscirà a dare una svolta alla stagione del Milan e alla propria carriera oppure subirà l’esonero.