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Allenatore Milan – Il pericolo di ripetere l’errore
Gli attori sono cambiati, ma dodici mesi dopo, in casa Milan la tentazione è la stessa. L’allenatore “provinciale” sembra essere diventata una fissa dei rossoneri, e la coincidenza è che la provincia, anzi la città in questione, è di nuovo Empoli. Un anno fa Sarri, ora Giampaolo. Il denominatore comune è la medesima dose di malfidenza verso il candidato che attanaglia i fans del diavolo, oggi come allora scettici sulla capacità del tecnico in questione, di esportare un calcio divertente in una piazza dove le aspettative e la pazienza non vanno proprio d’accordo.
Con il senno del poi Sarri sarebbe tornato comodo all’attuale Milan, ma in dirigenza, pensando di andare sul sicuro e di svegliare psicologicamente il gruppo, si è preferito puntare sulle prerogative del carisma e del temperamento, di un duro come Mihajlovic. Vedendo i risultati dell’allenatore toscano con il Napoli però resta qualche dubbio sulla bontà della scelta operata. Il nuovo candidato ha le credenziali in linea con quelle di Sarri, e come Sarri ha già ricevuto la benedizione di un guru degli allenatori come Sacchi, ma i tifosi, stando anche ai commenti del web, non lo possono sentir nominare. Si spera soltanto che anche stavolta non si debba recriminare a posteriori.