2015
Altro problema in casa Milan: manca l’alternativa a Galliani
Fino a qualche giorno fa, Jackson Martinez e Geoffrey Kondogbia parevano essere ad un passo dal vestirsi di rossonero. Nella giornata di ieri, entrambe le trattative sono definitivamente saltate: il primo è prossimo a diventare un giocatore dell’Atletico Madrid, mentre il secondo ha già firmato per l’Inter.
Il doppio fallimento rossonero è causato da molteplici fattori: per il colombiano è risultata decisiva la possibilità di calcare il palcoscenico della Champions League, mentre per Kondogbia, l’Inter ha superato i cugini in maniera improvvisa con una telefonata di Mancini. In tutto questo, il vero sconfitto è Galliani. L’Amministratore delegato del Milan, nonostante i numerosi viaggi e cene tra Montecarlo e Oporto, è stato doppiamente beffato.
MANCANZA DI UN’ALTERNATIVA. La realtà è che, dal momento in cui il Milan si è privato di una vecchia volpe del mercato come Ariedo Braida, coloro che l’hanno succeduto non sono stati all’altezza. Il direttore sportivo attuale, Rocco Majorino, seppur molto competente, non ha “l’appeal” e le capacità di gestire in toto una trattativa in maniera individuale, con tutte le difficoltà del caso. Galliani è stato costretto a continui spostamenti, e ciò non ha permesso di mantenere la concentrazione giusta per chiudere entrambe le trattative in maniera adeguata. L’estate scorsa si vociferava di un possibile interesse per il DS del Verona Sean Sogliano, ma alla fine la trattativa non si è concretizzata.
LE “COPPIE DI MERCATO” DELLE ALTRE BIG. Se osserviamo attentamente le altre big italiane, possiamo constatare che squadre come Juventus e Inter hanno un tandem affiatato per quel che concerne tale aspetto: Marotta-Paratici e Fassone-Ausilio sono due coppie affiatate e produttive.La prima ha chiuso la doppia trattativa Mandzukic-Dybala con meno di 60 mln (cifra importante, ma l’argentino può essere un craque) e in più è arrivato Khedira a zero, mentre la seconda ha chiuso per Kondogbia, ed è ad una firma di distanza da Miranda e Imbula.
RIVOLUZIONE MILAN? Quello che dunque è necessario in casa Milan è una rivoluzione: il primo passo è stato il cambio in panchina da Inzaghi ad un più navigato Mihajlovic. Ora si aspetta un gran mercato perché, se la rosa non dovesse contenere giocatori di livello maggiore a quello attuale, anche il tecnico serbo rischierà lo stesso trattamento del predecessore. Anche nei piani societari c’è bisogno di fare chiarezza: Mr.Bee entro 6 settimane dovrà confermare o meno l’accordo per il 48%. La speranza dei tifosi è che, per il bene del Milan, tutto ciò giunga in maniera tempestiva e adeguata.