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Amarcord Milan: 20 anni fa la fine degli Invincibili
Per il capitolo amarcord Milan, 20 anni fa come oggi, il 28 aprile 1996, si chiudeva l’epoca degli Invincibili di Fabio Capello. Una delle pagine più belle e vincenti della Storia rossonera, scritta nella prima metà dei magici anni ’90 che sono stati la perfetta continuazione del periodo degli Immortali di Arrigo Sacchi, altro tecnico stimato e rimasto nella Hall of fame di quello che è stato il club più titolato al mondo.
L’etichetta di Invincibili di certo non è stata messa a caso: il Milan di Capello vinceva in lungo e in largo senza lasciare scampo agli avversari, detentore di ben 4 scudetti nel quinquennio compreso fra la stagione 1991/92 e l’annata 1995/96. Nel ’96 arriva l’ultimo tricolore, il 15esimo per l’esattezza, a coronamento di un ciclo indimenticabile nonchè ricco di campioni e di successi ineguagliabili.
Addentrandoci in quel lontano 28 aprile, a San Siro va in scena la 32esima di Campionato e il titolo potrebbe arrivare con due giornate d’anticipo. Ospite la Fiorentina che tra le sue fila annovera un certo Manuel Rui Costa, fantasista portoghese dalle doti sopraffine il quale pochi anni più tardi vestirà i colori del Diavolo. Proprio Rui Costa porta in vantaggio i suoi al 13′ minuto anche se non trascorrerà molto tempo dal pareggio. Ci pensa infatti Dejan Savicevic a stabilire il punteggio sull’1-1 dopo un solo minuto, al 14′ ma il pubblico di fede milanista esploderà al 45′ del primo tempo con il rigore del sorpasso trasformato da Roberto Baggio. Un attacco a dir poco formidabile che poteva avvalersì altresì delle prodezze di Marco Simone, autore del definitivo 3-1 al 76′ con cui il Milan festeggia il momento più alto della sua Storia, salito sul tetto del mondo a partire dall’insediamento nel 1986 di Silvio Berlusconi alla guida del club.
E’ sempre bello poter rivivere il passato ma c’è anche un futuro tutto da scrivere con tante nubi da spazzare via presto.