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Ambrosini: «Maldini Pronto per questo ruolo. Tencico? Uno che valorizzi i giovani»

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Ambrosini parla di Milan, quale migliore occasione in un momento così delicato e complicato sotto tutti i punti di vista

Ambrosini coglie un’occasione importante, ovvero parlare del Milan toccando i punti più caldi delle questioni societarie, delle tante questioni che in questi giorni pongono la società in una posizione di caos ed incertezza dove solo la figura di Gazidis risulta ormai tra i presenti e nemmeno così certi (LEGGI QUI). Non c’è più il tecnico, il direttore sportivo, Maldini deve decidere il da farsi e la sentenza Uefa incombe come una mannaia pronta a recidere il contatto con l’Europa League, conquistata faticosamente sul campo.

INCOGNITA UEFA- Ancora non sappiamo se il Milan accetterà questo verdetto, qualora dovesse arrivare, sappiamo solo che partendo dalle basi, ci sono dei nomi pronti come possibili successori di Gattuso. Dell’ex tecnico ha parlato Ambrosini, facendo una riflessione importante sul futuro allenatore.

DAL TECNICO A MALDINI- Ambrosini è intervenuto a “Tutti convocati” su Radio 24: «Gattuso è una persona coerente con i suoi principi, ha seguito la sua natura. E’ un uomo serio, leale, competente nel suo mestiere. Avrà una carriera e sarà valutato per quello che farà. L’inizio stagione del Milan è stato brillante, poi ha perso qualcosa. Se ripenso a tutto quanto è successo quest’anno, Gattuso ha fatto un buon lavoro, tutte le squadre hanno perso dei punti».

SUL NUOVO ALLENATORE- «Nuovo allenatore? La sensazione è che il Milan prenderà dei ragazzi, quindi ci vuole un allenatore che li valorizzi. Il futuro di Maldini? Paolo quest’anno ha avuto modo di capire come vanno le cose, ora mi sembra pronto per il ruolo che gli viene proposto. Vorrà capire quali sono i limiti del suo ruolo e se riceverà delle risposte chiare dalla società, potrà farsi carico di questa sfida».

AMBIZIONI DIFFERENTI- E sempre Ambrosini qualche giorno fa parlava di ambizioni differenti tra Leonardo ed Elliott, con la conclusione che tutti sappiamo ovvero con le dimissioni del direttore tecnico.

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