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ANTONINI: “Vi racconto il mio MILAN, IBRA era un esempio”
Luca Antonini, intervistato da soccermagazine.it, ha parlato della sue esperienza al Milan e molto altro. Ecco le sue parole:
”Sinceramente un Milan senza Galliani e Berlusconi non ce lo vedo, però se i cinesi dovessero subentrare, come si dice, sicuramente porterebbero tanti capitali per far arrivare campioni che farebbero puntare il Milan a vincere scudetto e Champions League e farlo tornare come era una volta. Ora c’è la Juve al top e, secondo me, soprattutto quest’anno è stata costruita per puntare ad arrivare in finale o per vincere la Champions. Allegri ha dimostrato di saper mixare i giocatori che ha a disposizione con più ruoli e questo ti fa capire che lui e la Juventus hanno una mentalità europea. Quindi significa che la Juve ha questo obiettivo e sta cercando di migliorare. Il Milan era una squadra rodata, abituata a giocare in Europa e temuta da tutti, la Juve è all’inizio e avrà bisogno di un po’ di tempo per ottenere la vittoria definitiva. L’anti-Juve, con Salah, può essere la Roma, che è più forte di quella vista nell’ultimo mese, quando è mancato l’egiziano. Anche il Napoli davanti è tanta roba, in più ha preso un giocatore come Pavoletti che ha bisogno di abituarsi un pochino alla tipologia di gioco di Sarri, però sono entrambe due squadre fortissime dal centrocampo in su, quindi non so se ci sia una favorita tra le due, ma sicuramente hanno tutte e due dei grandi reparti offensivi. Ibra? Da lui ho imparato tante cose, nel senso che è un professionista a 360°, è un ragazzo che comunque si mette a disposizione dei compagni e della squadra, non salta mai un allenamento, quando perde le partitelle in allenamento si arrabbia, quindi è una persona che all’interno di un gruppo può dare tanto. Non a caso vince sempre nelle squadre in cui va a giocare. Il Milan è una scuola di vita e una scuola di calcio a livello mondiale. Il ritorno di Maldini? Mah, sinceramente non voglio entrare in questa questione perché se Paolo non è mai entrato in società avrà i suoi motivi o la società avrà i suoi motivi. Se ne parlerà Paolo bene, io mi tengo fuori da qualsiasi discussione o pensiero”.