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Sacchi stronca il Milan: «Lo vogliamo capire che serve un calcio diverso? Qualificazione davvero complicata»

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Arrigo Sacchi, leggenda del Milan, ha criticato l’atteggiamento e il gioco espresso dai rossoneri contro il PSG

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha duramente criticato la prestazione del Milan contro il PSG:

«Una serataccia, non riesco a trovare un’altra parola per descrivere quello che è capitato prima alla Lazio e poi al Milan. Sei gol incassati e uno solo realizzato. Due sconfitte strameritate, figlie della mancanza di organizzazione da parte delle nostre squadre, e dell’aggressività e della qualità fisica e atletica degli avversari. Domandina maliziosa: vogliamo capirlo, noi italiani, che per giocare in Europa si deve praticare un calcio diverso, basato sul collettivo, sul ritmo, sulla sinergia tra i reparti? La Lazio è stata travolta dal Feyenoord che ha dominato in lungo e in largo. Gli olandesi andavano a cento all’ora, e forse anche di più: aggressività, raddoppi di marcatura puntuali, attacchi negli spazi. Il Feyenoord è stato una squadra moderna. La Lazio no. Qui sta la differenza. Differenza che è stata evidente anche nella sfida tra il Psg e il Milan. A parte il risultato, che spesso in Italia condiziona i giudizi, osserviamo come i rossoneri sono stati in campo: erano lunghi, spesso sono stati sorpresi dal contropiede dei francesi (cosa che non si può concedere, se gli avversari hanno Dembelé e Mbappé), non c’era connessione tra attacco e centrocampo e tra centrocampo e difesa. In soldoni: il Milan non era una squadra, non era un collettivo. Purtroppo una partita storta, male interpretata. Ho notato parecchia confusione nelle idee e nella loro applicazione. Mai una volta che ci fosse ordine in campo, che i passaggi fossero precisi e rapidi. È vero che i rossoneri hanno avuto qualche occasione, ma è anche vero che i francesi hanno sempre tenuto in mano la partita e potevano segnare qualche gol in più. Adesso sia per la Lazio sia per il Milan riuscire a qualificarsi è davvero complicato».

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