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Arriva la stretta finale, tutto chiuso: ma supermercati e farmacie aperti
Coronavirus, arriva la stretta finale su molte attività, come già richiesto da alcuni sindaci e presidenti di regione
Arriva la stretta finale su molte attività, come già richiesto da alcuni sindaci e presidenti di regione. La decisione assunta dal Governo è quella di chiudere ogni attività produttiva che non sia indispensabile a garantire beni essenziali. Nella giornata il Governo ha collaborato con i sindacati per individuare le attività necessarie.
Le attività al dettaglio sono sospese, tranne quelle dei beni di prima necessità. Nel complesso quindi sono garantiti i principali servizi, compresi quelli bancari e filiere. Aperti anche i tabaccai e, ripetiamo, i supermercati e le farmacie. Non vi sono quindi strette necessità nell’accaparrarsi beni alimentari: cibo, medicinali, servizi essenziali, articoli igienico-sanitari, carburante e tabacchi saranno disponibili.
Vietato ogni spostamento delle persone, a meno che non sia per motivi di salute o stretta necessità. Permangono chiaramente i divieti di mobilità per coloro che sono in quarantena ovvero positivi al coronavirus.
Per quanto riguarda la Lombardia, nuove disposizione per contenere la diffusione del virus. «Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea» ha specificato Fontana.
Chiusi anche i cantieri, gli uffici degli studi professionali, le strutture ricettive, i parchi e giardini pubblici. Divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente. «La nuova ordinanza entra in vigore domenica 22 marzo e produce effetto, salvo diverse disposizioni legate all’evoluzione della situazione epidemiologica, fino al 15 aprile» ha concluso Fontana.