HANNO DETTO
Ayala (all. Guaranì): «Vasquez? Ragazzo con prospettive brillanti»
Carlos Ayala, allenatore del Guaranì, è stato intervistato da Tuttosport per parlare di Devis Vasquez, nuovo portiere del Milan
Carlos Ayala, allenatore del Guaranì, è stato intervistato da Tuttosport per parlare di Devis Vasquez. Le parole del tecnico 38enne sul nuovo portiere del Milan.
PROSPETTIVE – «Si tratta di un ragazzo con prospettive più che brillanti. Un portiere perfetto per lo stile di gioco del campionato italiano. Ho avuto la fortuna di lavorare con Juan Pablo Carrizo, l’ex di Catania, Lazio e Inter: ci siamo confrontati sulla metodologia del lavoro. Entrambi ammiriamo molto Adalberto Grigioni, il collega che proprio in biancoceleste ha seguito con successo tanti professionisti. Il mio idolo era Angelo Peruzzi, io mi sono formato in Sud America, però la vostra scuola merita. Per questo sostengo che Vasquez sia un pro- spetto molto importante, il cui esito dipenderà anche molto dall’allenatore»
IMPOSTO IN PARAGUAY – «Ha avuto molta continuità. La squadra non ha disputato una grande stagione, ma lui dal punto di vista personale è maturato molto. Qui era partito dalle riserve, poi si è imposto con merito in prima squadra.»
LAVORO NEGLI ULTIMI MESI – «Il nostro stile di gioco prevede che il portiere sia un giocatore di movimento in più, sappia utilizzare i piedi, abbia capacità tecniche di controllo e passaggio della palla. Devis da questo con noi è migliorato molto. Vedrete che sarà un calciatore importante per il calcio colombiano. E potrà esserlo anche per il Milan. Vasquez è pronto per la nuova sfida.»
CARATTERISTICHE – «È reattivo, rapido, elastico, determinato, molto forte tra i pali. Si difende bene anche con i piedi, come le avevo già accennato».
PARAGONI – «Per restare in Italia, direi Mattia Perin. Mi sembra abbiano un fisico simile, anche se forse Devis è più possente e più alto dato che supera il metro e novanta.»
DOVE PUÒ ARRIVARE – «Lontanissimo, dipende dalla sua ambizione e da quel che sarà. Sinceramente, dato che ci sono passato pure io nella mia carriera quando mi sono trasferito in Europa, avrà bisogno di un normale periodo di adattamento. Poi però potrà fare benissimo, scalando velocemente le gerarchie del nuovo club. Se può diventare uno dei migliori portieri del mondo? Assolutamente sì.»