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Bacca: “Con Montella mi diverto. Con me e Niang si torna in Europa”
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Carlos Bacca ha così parlato della propria permanenza al Milan a discapito delle offerte ricevute negli ultimi mesi:
“Ritengo il West Ham un club di prima grandezza, ma ho respinto l’offerta, anche perché devo pensare alla mia famiglia. Ne ho parlato con Galliani, mi è parso giusto avvisarlo perché mi ritengo una persona chiara e trasparente e la mia intenzione è restare dove sono. Lui mi ha risposto che anche il club ritiene che io debba rimanere. Sono sincero: mi piace molto sentirmi dire dalla società che per loro sono importante. Quindi dico ai tifosi: tranquilli, per me il mercato è terminato”.
Sulla confusione generata dai tanti rumors:
“Ora è tutto ben definito. Prima ero sul mercato, so che il club aveva dei problemi e so che ero uno dei pochi che avrebbe garantito di fare cassa. Con i soldi della mia cessione il Milan avrebbe risolto diverse situazioni, quindi se fosse finita così lo avrei capito. Ora invece la sensazione di essere un incedibile è molto bella. Vuol dire che c’è fiducia in me, che sono andato bene. Prima di essere un calciatore sono una persona. Se sono importante per il Milan, vuol dire che devo restare”.
Sulle motivazioni che l’hanno portato a scegliere di restare al Milan:
“Mi ha fatto cambiare idea la mia famiglia. Oltre che dall’Inghilterra avevo offerte anche da Italia (il Napoli, ndr) e Francia, ma erano tutte situazioni in cui non mi vedevo al 100%”.
Sull’importanza di avere un allenatore che lo valorizzi, Vincenzo Montella:
“Ha fatto la sua parte. Mi ha detto chiaramente che gli sarebbe spiaciuto perdermi, che mi ritiene forte, un leader, e che segno tanto come faceva lui. Ho sentito la sua fiducia e so che nel suo tipo di gioco ci starò bene come ci starei in quello di tutti gli allenatori. Sono uno che si adatta e lavora duro per la squadra, è sempre successo così”.
Sul non essere stato convocato per la Tournée negli States:
“Mi ha detto che sarei rimasto a lavorare a Milanello perché mi sarei allenato meglio a casa che in America. Io sono restato e ho lavorato forte, quindi nessun problema. Montella con me era stato chiarissimo”.
Sull’affiatamento con Suso e Niang:
“Molto. Sono contento per Niang, abbiamo patito la sua assenza. E anche Adriano è un grandissimo, ma purtroppo si gioca in undici”.
Sull’obiettivo stagionale:
“Voglio l’Europa con questa maglia, sto lavorando per questo. La mentalità mia e del club è europea, per il Milan l’Europa è un obbligo”.