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Bacca in crisi, ma la colpa è sua?

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I numeri non mentono mai, soprattutto quando si parla di attaccati. I numeri di Carlos Bacca sono stati fantastici fino allo scorso 13 febbraio, quando il colombiano ha segnato la sua ultima rete in maglia rossonera. Più di un mese senza segnare, da Napoli alla sfida casalinga contro il Torino, fino alle trasferte di Reggio Emilia con il Sassuolo e Verona contro il Chievo.

Un mese senza gol, ma soprattutto un mese senza tiri nello specchio della porta. Bacca non segna perché non tira in porta, “El Peluca” infatti nel rapporto tiri in porta e reti, è il re d’Europa: Bacca 50%, Higuain 43%, Cristiano Ronaldo 35% e Messi 32% dicono le statistiche. Nell’ultimo mese però il gioco del Milan non è stato brillante e le occasioni per l’attaccante si contano sulle dita di una mano. Ma di chi è la colpa?

Bacca non è certo il tipo di attaccante che ama svariare per il campo, magari creandosi l’occasione da solo saltando due o tre avversari. L’ex Siviglia è un animale d’area di rigore, che vive sul gioco della proprio squadra, un po’ come grandi attaccanti alla Inzaghi o Trezeguet. Se la squadra non crea, Bacca non segna. Certo il colombiano nelle ultime partite (ma anche in quelle precedenti a dir la verità) non ha dialogato nel modo giusto con i suoi compagni, sbagliando diversi passaggi, anche facili, che avrebbero potuto portare a qualche occasione da gol in più. Ma il gioco del numero 70 è questo; necessita di palloni giocabili all’interno dell’area di rigore.

Nella prossima sfida di campionato Sinisa Mihajlovic molto probabilmente gli affiancherà Luiz Adriano, come succedeva ad inizio stagione. Lo coppia sudamericana ha fatto molto bene nei primi mesi di campionato e chissà che il ritorno del numero 9 non posso aiutare Bacca a riprendere smalto e vivacità, oltre che un compagno di reparto che soddisfi i suoi bisogni, come sapientemente faceva M’Baye Niang. Proprio l’infortunio del francese ha costretto Bacca a far coppia con giocatori lontani dalla forma ottimale( Balotelli e Menez) costringendolo ad un doppio lavoro.

Insomma Carlos Bacca in crisi ( termine abusato giornalisticamente ma che rende l’idea) ma per uscirne basterà solo l’occasione giusta, magari a tu per tu con Marchetti..

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