Archivio
Bacca, l’erede di Inzaghi con le valigie in mano
Tra i giocatori che possono finire nella lista dei partenti per la prossima sessione di mercato estiva c’è anche Carlos Bacca. L’attaccante colombiano ha dato dimostrazione di prestazioni molto buone nella stagione da poco archiviata, reduce dai 20 gol (18 in campionato, 2 in Coppa Italia) messi a segno. A mio avviso, i numeri parlano chiaro, è lui il centravanti più forte che ha avuto il Milan dopo Filippo Inzaghi, indimenticabile bomber della Storia del Diavolo.
Un paragone interessante quello tra Bacca e Inzaghi: entrambi giunti a Milanello in età matura (29 anni l’ex Siviglia e 28 SuperPippo), entrambi dotati di un ottimo senso del gol e altresì capaci di regalare punti pesanti nelle volte in cui hanno stazionato in area di rigore. C’è però una differenza sostanziale tra i due. Mentre Inzaghi ha fatto la fortuna del Milan portandolo a sollevare trofei di prestigio e riuscendo a terminare in maniera gloriosa la sua carriera rossonera, Bacca si è rivelato decisivo per allontanarsi dalle zone calde della Serie A visto che senza i 18 gol, clamoroso ma vero, la squadra allenata prima da Sinisa Mihajlovic e successivamente da Cristian Brocchi si sarebbe ritrovata a lottare per la salvezza. E non è tutto. Il colombiano rischia già di finire la sua esperienza milanista, stando a quelle che sono le intenzioni dell’attuale proprietà (qualora invece i cinesi dovessero fare il loro ingresso nel club, la sua permanenza a Milano a quel punto non si discuterebbe).
Una politica societaria in controtendenza rispetto al passato, non più in grado di valorizzare quei giocatori degni di una conferma come in questo caso lo è Bacca, uno dei pochi a brillare in una rosa da ricostruire. Colui il quale poteva essere l’erede di Inzaghi, ripercorrendo la stessa carriera di Alta tensione, si ritrova con le valigie in mano, pronto a partire a giugno.