News
Bakayoko, la telefonata della pace: tutto chiarito con Acerbi
Bakayoko si scusa con Acerbi e chiude un giro di polemiche e di scuse infinite alimentato dai social come un vento sulle fiamme
Bakayoko, Kessie, Acerbi, tanto rumore per nulla direbbe qualcuno, per altri invece il rumore è giustificato dalla “gravità” di un episodio addirittura fomentatore di odio. Questione di punti di vista, per carità, ad ogni modo questa storia per finire, almeno tra i ragazzi, vedremo se sarà lo stesso per la FIGC, la quale potrebbe utilizzare la prova tv contro i due rossoneri. Peccato. Già, perché i tre punti conquistati dalla squadra di Gattuso avevano raccontato una serata differente, polemica si ma differente. Per la prima volta in stagione i rossoneri hanno dimostrato maturità e spirito vincente. Il risultato è stato solo una conseguenza.
BASTA POLEMICHE- Ciò che poi è successo nel post-partita è molto spiacevole. Nelle ultime ore in tanti hanno approfittato della vicenda per cavalcare l’onda, ingigantendola. Quello che era un brutto episodio di ingenua e cattiva ironia è stato interpretato dai più come un gesto orribilmente anti-sportivo, “fomentatore di odio” (secondo pochi per fortuna) come sopra riportato. A riportare tutti con i piedi per terra e a sgonfiare l’ira è intervenuto a sorpresa Francesco Acerbi. Il difensore della Lazio ha messo fine alla discussione con questo Tweet: “Basta polemiche ci rivedremo sul campo”. Capitolo chiuso, e ora cerchiamo di essere tutti un po’ più maturi.
UNA TELEFONATA ALLA BASE- Una polemica che per fortuna è durata meno di 24 ore. Tra Bakayoko e Acerbi è arrivata la pace, confermata anche dal difensore biancoceleste sul suo profilo Instagram. Secondo quanto riportato da Ansa dietro al post social di Acerbi ci sarebbe una chiamata arrivata nel tardo pomeriggio da parte del centrocampista francese. Il ragazzo, aiutato da un’interprete, nel corso della telefonata si sarebbe scusato con Acerbi, cercando in qualche modo di sdrammatizzare l’accaduto: “Ho massimo rispetto per te, è vero, il nostro è stato uno sfottò, ma non c’era malizia: non volevamo assolutamente offendere te e la tua squadra”.
LA RISPOSTA IL 24 APRILE- Semifinale di Coppa Italia, tra pochi giorni squadre e giocatori si ritroveranno sul prato del Meazza per l’ultimo atto di questa stagione tra le due compagini. Il clima è rovente, proprio per questo sarebbe il caso di stemperare i toni, al fine di evitare di esasperare gli animi anche fuori dal campo. Cose che succedono ma che non dovrebbero accadere, l’intelligenza sta poi nel capire l’errore, chiedere scusa e sfidarsi nuovamente con il massimo del rispetto e della lealtà sportiva.