Berlusconi: "Ufficiale, non vendo e Ancelotti.." - Milan News 24
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2015

Berlusconi: “Ufficiale, non vendo e Ancelotti..”

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Intervistato da Mediaset Premium, Silvio Berlusconi parla apertamente del futuro del Milan e del possibile arrivo di Ancelotti: “L’ho sentito e l’ho trovato tonico, con la solita voglia di vincere. Lui è un vincente, ha vinto ovunque ha allenato. Adesso dovrà subire un piccolo intervento e poi prenderà la sua decisione, che è anche legata alla famiglia: spero che sia positiva per il Milan, perché lui vuole molto bene al Milan“.

Su possibili alternative per la panchina: “Non voglio esaminare una possibilità senza Ancelotti. Rimanderemo questi discorsi al dopo, se Ancelotti non ci sarà. Siccome però ci sarà, questi discorsi non li faremo nemmeno”.

Sul ritorno ad investire sul Milan: “I tifosi, anche sui social, mi hanno scritto che devo sganciare i milioni. E io li ho sempre sganciati. Mi sembra di ricordare 62 tre anni fa, 72 due anni fa e 102 l’anno scorso. Ma non bastano perché oggi nel calcio sono entrati i petrodollari. Il Psg riceve, ad esempio, 250 milioni all’anno dal Qatar e quindi tutti i top player sono diventati carissimi. Sembra di giocare al Monopoli e non di essere dentro la realtà del calcio. Sto cercando qualcuno che mi aiuti in questo sforzo finanziario, che condivida con me lo sforzo necessario che porti il Milan a tornare grande”.

Sulla vicenda Mr. Bee: “Un’indiscrezione dice che sarebbe pronto a versare un miliardo di euro per l’intero pacchetto? Mi è stata raccontata ma non ne so nulla e non ho avuto modo di verificare. Ma questa non è l’intenzione mia e della mia famiglia. Noi non vogliamo vendere il Milan, stiamo solo cercando un socio che ci aiuti a farlo tornare non grande, ma grandissimo”.

Sul ritorno di Ibra: “Mi affascinerebbe un suo ritorno, anche se è un soggetto molto difficile da dominare e ci vuole pazienza per stargli dietro. Però in campo è una magnificenza”.  

Sulle potenzialità della squadra: “A inizio stagione io e Galliani pensavamo di avere un Milan da Champions League. Avevamo addirittura due squadre titolari, ritenevamo di poter fare uno splendido campionato. Poi, è successo che il Milan non è stato in grado di esprimere un gioco, è successo che abbiamo avuto troppi infortuni, forse è subentrata una demoralizzazione. Ma il calcio conosce i cicli: abbiamo pranzato a caviale e champagne per quasi trent’anni e per una volta possiamo accontentarci di una mozzarella. Pronti per tornare al caviale”.

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