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Biglia: «Il Milan un sogno, Montolivo meglio di me. Pirlo il mio supereroe»

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Conferenza stampa di presentazione per Lucas Biglia al Milan. Tanti gli argomenti trattati, dall’approccio al Milan fino ai ricordi ed agli obiettivi stagionali

È un Lucas Biglia raggiante e speranzoso quello che ha risposto alle domande dei giornalisti:

«Sono felice di tornare a Roma, rivedere gli ex compagni con cui ho una bella relazione. Ma oggi indosso un’altra maglia».

NON AVER VINTO ALLA LAZIO – «Sicuramente è un bel rimpianto non aver vinto. Ma sono cose che fanno parte del passato. Ho scelto questo progetto ambizioso per vincere. Speriamo di arrivare lontano nelle tre competizioni».

MILAN – «Ho trovato tutto quello che pensavo. Mi sto adattando a tutto: ai compagni, al mister e al sistema di gioco. Sto bene».

OBIETTIVO – «Dobbiamo migliorare sempre e arrivare in fondo alle tre competizioni. E’ questo il nostro obiettivo».

APPROCCIO – «Ho trovato quello che mi aspettavo. Essere accanto a gente importante come Gattuso è incredibile».

SCUDETTO – «Ci vuole tanto lavoro. Ci vuole anche umiltà. Non dobbiamo pensare che una partita è più facile dell’altra. Dobbiamo adattarci a quello e capire la situazione per affrontare tutto al massimo».

CUTRONE – «Mi ha impressionato. Gli altri li conoscevo, ma lui mi ha impressionato tanto».

LOCATELLI – «Manu ha una grandissima qualità. Come tutti noi deve crescere per arrivare a grandi traguardi».

INFORTUNI – «Solo tre a livello muscolare, due al polpaccio ed uno al flessore. Non si è parlato chiaramente di altro e ce ne sono stati altri articolari, altri sono stati traumi dovuti a botte o altro».

SCUDETTO – «Milan di qualità, dobbiamo lavorare per mettere i pezzi a posto e lavorare. Non si può parlare ora di Scudetto, speriamo di parlarne a marzo o aprile».

FISCHI E BONUCCI – «Non mi aspetto un bella accoglienza ma ciò non cambia il mio pensiero sulla Lazio. Avere un giocatore vincente come Bonucci mi dà garanzia importante, dovrò aiutare anche io gli altri».

INZAGHI – «Lui e Pioli mi hanno fatto esprimere al meglio. Simone ha dimostrato di essere un grandissimo allenatore, una persona con cui ho avuto un grandissimo rapporto. Gli auguro il meglio».

CARRIERA POCO BLASONATA – «Il calcio dimostra che non servono i meriti ma i risultati, se oggi sono qui è perché ho fatto le cose bene. Il Milan è una grandissima squadra, a livello mondiale per quello che ha vinto. Darò il meglio di me».

LAZIO – «Non lo vedo come l’unico vero test, abbiamo giocato contro squadre magari poco conosciute o giudicate inferiori ma sono tutte toste. La Lazio è arrivata davanti al Milan, è già formata e giocano da anni insieme. Può essere il metronomo per capire dove siamo».

SCUDETTO – «La Juventus è la squadra da battere perché ha vinto l’anno scorso. Ci sono squadre fortissime come Napoli, Roma, Inter, Lazio e Atalanta».

GRUPPO E LUCAS LEIVA – «Noi dobbiamo metterci a disposizione del mister, dobbiamo dare qualcosa in più per adattarci il più possibile. Ci siamo inseriti bene nel gruppo, speriamo di dare più del 100% per il Milan. Leiva è un grandissimo giocatore ma è Lazio-Milan non Leiva-Biglia».

CALHANOGLU – «Sta imparando la lingua ed è una cosa buona. Era abituato a giocare alto come esterno, in Germania era così. Quando ti adatti ad un nuovo ruolo incontri difficoltà ma ha qualità tecnica importante».

CENTRALE NEL MILAN – «Mi sento come tutti gli altri, siamo tutti importanti. Siamo 26 giocatori che servono tutti, soprattutto per le 3 competizioni. Quando ti senti più importante di un altro puoi trovare difficoltà, tutti lavoriamo insieme per gli stessi obiettivi».

PRIMO CONTATTO CON MIRABELLI – «Il primo obiettivo della società è la Champions. A ottobre e novembre il primo contatto, mi hanno fatto sapere la voglia e l’ambizione di tornare in alto. Abbiamo tanta voglia».

PIRLO – «Lo vedo come un idolo, quello che ho guardato sempre. Quando mi toccava affrontarlo lo vedevo come un supereroe. È stato un esempio, ha vinto tanto ed è difficile raggiungere quanto ha vinto lui».

DUALISMO CON MONTOLIVO – «Possiamo giocare insieme, Riccardo ha qualcosa in più di me e può fare la mezzala. Arriva bene in area, fa gol ed ha più qualità di me in quel senso».

FASCINO MILAN – «Tanto, prima di arrivare qui ho visto giocare tante finali con il Boca e Velez. Ho avuto la fortuna di incontrarlo con l’Anderlecht, la partita di Kakà non la dimentico facilmente. È stato un sogno giocare qui».

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