2015
Boateng rossonero: prima incognita
Nemmeno ufficializzato, il ritorno di Kevin Prince Boateng al Milan porta già con sè il primo interrogativo sulla sua effettiva compatibilità con il Mihajlovic pensiero, nel caso specifico, con l’idea tattica dell’allenatore. Malgrado Galliani abbia di recente ostentato una certa ammirazione per le qualità versatili dell’ex Schalke (LEGGI QUI), il dubbio principale sull’anarchico risiederebbe proprio nella sua collocazione, in un modulo dai ruoli e le mansioni di chi lo interpreta, così ben definiti.
Il centrocampista ha fatto delle incursioni uno dei suoi migliori cavalli di battaglia, e il 4-4-2 attuale modulo rossonero non corrisponde esattamente all’abito ideale per esaltare appieno la sua caratteristica, la quale risulterebbe meglio sfruttata in contesti tattici che prevedono l’impiego di mezzali e trequartisti. Non è infatti esagerato sostenere che in una linea a quattro il Boa appaia fuori luogo sia da esterno che in posizione centrale, dal momento che in ambo le collocazioni richiede dei veri scudieri, in grado di sopperire ai gravi limiti del giocatore in copertura. E non sarebbe il caso, visto che il 4-4-2 è stato scelto anche, anzi, soprattutto, in nome dell’equilibrio.