2015
Bonaventura: “Il ritiro a Dubai è marketing. Siamo scarsi? Boban si sbaglia”
Intervenuto a margine dell’evento Technogym, Giacomo Bonaventura ha così ammesso il perché del ritiro in Dubai: “A Dubai più una cosa di marketing che un richiamo di preparazione vero e proprio”.
Sulla questione infortuni: “Certo, gli infortuni possono capitare se non si fanno delle preparazioni importanti. A gennaio abbiamo giocato tanto senza avere tanto tempo per allenarci. Nella sosta invernale siamo andati a Dubai, ma abbiamo fatto più una cosa di marketing che un richiamo di preparazione vero e proprio. Questo, secondo me, ha influito sugli infortuni e quando perdi tanti giocatori, perdi anche certezze e punti”.
Sull’aver scelto il Milan invece che l’Inter: “Rimpianti? No, sono in una grande società. Quest’anno ci sono state tante difficoltà dal punto di vista della squadra, forse ce ne sono state troppe rispetto alle mie aspettative. Ma per me è stata un’annata importante sotto tanti punti di vista”.
Sul derby come ultima possibilità di redenzione: “Sappiamo che vincendolo potremmo dare un po’ più di entusiasmo sia all’ambiente che a noi stessi. Sicuramente abbiamo passato una stagione pesante dal punto di vista dei risultati e dell’umore della piazza. Fare tre punti ci potrebbe dare lo slancio per fare un grande rush finale”.
Sul rivedere Berlusconi a Milanello: “Sarebbe un bel segnale. Potrebbe darci una carica in più. Ma dobbiamo essere bravi noi, dentro lo spogliatoio, a motivarci al meglio. Il presidente ci da sempre una grande carica, ma dobbiamo essere in grado di gestirci da soli”.
Sulle frasi di Boban: “Non me l’aspettavo. Lui è stato un grandissimo giocatore e penso che conosca le difficoltà di chi va in campo, soprattutto in questo periodo dove le cose sono complicate a tutti i livelli. Probabilmente certe difficoltà non le ha vissute. Questa squadra, secondo me, ha una rosa superiore rispetto alla posizione di classifica che occupiamo ora. Certamente mi aspettavo di essere un po’ più in alto in graduatoria. Potevamo essere subito dietro le prime tre. Ma se siamo in questa posizione, tutti abbiamo sbagliato qualcosa”.