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Borini: «Io e Cutrone vogliamo giocare sempre. Entrare in corsa non è mai facile»
Borini a tutto tondo prima della gara contro la Sampdoria, un match importante, fondamentale per ritrovare il terzo posto
Borini senza freni in occasione di Sampdoria-Milan, match valido per la giornata numero 29 del campionato di Serie A che si giocherà sabato 30 marzo alle ore 20:30. Gara assolutamente fondamentale per i rossoneri, che al rientro dalla sosta delle nazionali dovranno dimostrare di aver smaltito la brutta botta della sconfitta del derby e soprattutto dovranno riconquistare il terzo posto, in attesa poi di Inter-Lazio. A Genova troveranno però i padroni di casa della Sampdoria, da sempre un avversario ostico, una gara da tripla come detto da Luca Pellegrini in esclusiva per MilanNews24. Giampaolo è solito preparare molto bene questo tipo di partite e i blucerchiati quest’anno, anche sotto il punto di vista qualitativo, sembrano avere una marcia in più che gli consente attualmente di lottare per l’Europa League. Per il Milan sarà fondamentale riuscire a ritrovare la serenità, compattezza e soprattutto i risultati delle scorse settimane: solo in questo modo sarà possibile perseguire l’obiettivo Champions con più serenità.
A PROPOSITO DI SERENITÀ- Fabio Borini ha parlato ai microfoni di Sky Sport, in merito all’entrare a partita in corso, sia per lui che per Cutrone: «Io e Cutrone vogliamo giocare sempre, quando entriamo dalla panchina non è facile entrare con la stessa foga o voglia dall’inizio per ribaltare il risultato o per rincorrere. Non è mai facile. Spesso volentieri è meglio solo darci indicazioni tecniche e non dirci niente, perchè mentre guardiamo la partita dalla panchina elaboriamo dobbiamo fare».
NETTO E SINCERO- Non è la prima volta che Borini esprime il proprio pensiero in maniera schietta e sincera, era già accaduto prima di Chievo-Milan, in quell’occasione fu lui stesso a chiudere la questione relativa alla quasi polemica con Gattuso. In questo caso Borini coinvolge anche Cutrone, segno evidente che l’idea del tecnico rossonero di schierare sempre gli stessi undici possa piacere ma fino ad un certo punto.