HANNO DETTO
Brahim Diaz: «Non conosco il futuro ma sto benissimo al Milan. Il gol alla Juve..»
Brahim Diaz ha rilasciato una bella intervista a Cadena Ser: dal gol alla Juve, al futuro, passando per il Mondiale. Le sue parole
Intercettato dai microfoni di Cadena Ser, Brahim Diaz ha dichiarato:
GOL ALLA JUVE: «È stato un gol molto bello, soprattutto perché ci ha portato i tre punti. Era una partita fondamentale contro una rivale diretta: è stata una grande serata. Gol alla Maradona ed esultanza alla Messi? Non mi piacciono i paragoni. Ho segnato il gol e, per l’emozione, ho festeggiato in quel modo. Non c’entra nulla, non era affatto previsto. È stato un gol molto bello e i festeggiamenti sono stati ancora più belli per tutti i compagni di squadra, perché si vede che mi vogliono molto bene ed è stato spettacolare. Ricordo che leggo il gioco, anticipo, vedo lo spazio, ho quel dribbling, vedo il difensore e, in quel momento, sono andato verso di lui, ho fatto diversi cambi di passo e ho tirato con l’anima».
FUTURO: «Da quando sono arrivato mi sono preso le mie responsabilità, perché è un grande club e dobbiamo fare risultato. Il primo anno siamo entrati in Champions League, il secondo abbiamo vinto il campionato e quest’anno speriamo di fare grandi cose. Sono in un buon momento e devo approfittarne, quindi vediamo se riusciamo a continuare con questa buona prestazione. Sono sicuro che con l’aiuto dei miei compagni di squadra tutto andrà bene. Il futuro si vedrà, non possiamo sapere cosa accadrà domani. Sto molto bene qui, voglio fare del mio meglio, la gente è molto affezionata a me, gli piace il mio modo di giocare e voglio dare il 100% per il Milan. Domani c’è una partita importante e sono concentrato su quella. L’unica cosa che posso fare è parlare in campo».
MONDIALE: «Sono molto orgoglioso, è qualcosa di unico e per me è uno degli obiettivi, ovviamente. Dobbiamo continuare a lavorare e aspettare che il resto arrivi. Per la famiglia e per me è un motivo di orgoglio e poter essere in Qatar sarebbe incredibile. Ambidestro? Viene dalla nascita e la cosa buona è che l’avversario non sa dove puoi andare. Alla fine, per come si sta configurando il difensore, mi dà un vantaggio uscire a destra o a sinistra. Credo che avere questo plus sia molto positivo per un giocatore».