2014

Brocchi è pronto, Inzaghi è avvertito

Pubblicato

su

Quella vista fino ad oggi, è una squadra che non convince. Non si possono avere tre “anno zero” di fila e i tifosi stanno incominciando a stufarsi. San Siro è sempre più vuoto, le critiche sempre maggiori e la mancanza di chiarezza è un’arma a doppio taglio. Lo sponsor rimane ma i tifosi si allontanano. Dopo i problemi legati alla gestione Seedorf e la querelle Barbara Berlusconi-Galliani, sembrava fosse tornato il sereno. Invece, potrebbe essere “la quiete prima della tempesta”. Se Inzaghi dovesse fallire, s’innescherebbero una serie di eventi a catena che porterebbero ad una nuova era Milan. Adriano Galliani verrebbe completamente e definitivamente spodestato da Barbara Berlusconi che porterebbe in rossonero il tanto corteggiato Sean Sogliano. L’organigramma societario sarebbe rivoluzionato ma il problema principale rimarrebbe invariato. Con quali soldi agire? E’ per questo che la società promuoverebbe Cristian Brocchi, attuale allenatore della Primavera, alla guida della prima squadra.

Cristian Brocchi allenatore. Durante la prima stagione da allenatore, arriva a contendersi il Titolo nella fase finale del campionato Allievi perdendo contro l’Inter ai rigori. Un debutto tanto stupefacente quanto inaspettato. L’anno seguente, in virtù della buona annata e del promozione di Inzaghi in prima squadra, viene chiamato alla guida della Primavera rossonera. E fino a questo momento, la squadra vince e convince. Dopo dieci giornate occupa la seconda posizione in classifica ed è una delle compagini che offre il miglior calcio. E le sue ultime dichiarazioni, hanno strappato sicuramente un sorriso al presidente:” Dobbiamo vincere imponendo il nostro gioco”. Inoltre, un dato non da sottovalutare è la crescita con il baby prodigio Mastour che presto sarà aggregato in pianta stabile in prima squadra. E chi meglio dell’allenatore che ha seguito il suo sviluppo calcistico da vicino, potrebbe lanciarlo titolare a San Siro?

Soluzione a “parametro zero”. Con Cristian Brocchi, la casella “allenatore” del bilancio rossonero corrisponderebbe ad una cifra esigua, sposando a pieno la politica degli ultimi anni. Avendo, poi, poca esperienza e un palmares da mister quasi inesistente, non potrebbe avanzare richieste esose alla società. Dovrebbe quindi accontentarsi e lavorare con il “materiale” umano-tecnico fornitogli. A suo favore, però, andrebbero sicuramente gli ottimi risultati ottenuti nel settore giovanile e con Sogliano, formerebbe un bel binomio. Nuovi diamanti grezzi (magari un nuovo Iturbe) scovati dal nuovo direttore sportivo e plasmati da Cristian Brocchi (che sia la volta della “politica giovani”?). Il futuro mister, inoltre, ha il DNA rossonero. Ha fatto parte della rosa che ha vinto la Champions League nel 2007 e sarebbe in grado di trasmettere la mentalità vincente da Milan. Infine, è stato anch’egli allievo del grande Carlo Ancelotti. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti ma incontrerebbe gli stessi ostacoli di Inzaghi. Il diktat presidenziale su tutti. Una sfida interessante e a questo punto della stagione, non del tutto utopistica. Brocchi è pronto.

Exit mobile version