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Brocchi: «Io il cocco di Berlusconi? Cavolate. Sull’Euroderby…»

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Brocchi: «Io il cocco di Berlusconi? Cavolate. Sull’Euroderby…». L’ex rossonero torna sui suoi passi e parla del passato in rossonero

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Christian Brocchi ha parlato del suo passato al Milan, di Berlusconi e di Euroderby. Ecco le sue parole:

L’AMORE PER IL MILAN – «Sono arrivato al Milan a 9 anni, ho vinto in Italia e nel mondo. Per me è una famiglia, un club che amo. Ho il dna rossonero, ho giocato e allenato sia il settore giovanile sia la prima squadra».

BERLUSCONI – «Voleva parlare dei giovani talenti: Donnarumma, Locatelli, Calabria… apprezzava il mio lavoro. Una sera squilla il cellulare, è lui: “Vieni qui a cena”. Quando mi sono seduto a tavola mi ha detto che sarei stato io l’allenatore del Milan e fu categorico, dopo un mio precedente rifiuto:“Ora decido io”».

ALLENATORE DEL MILAN – «Io il cocco di Berlusconi? Tutte cavolate. Mi ero guadagnato quella possibilità per la mia bravura. Accettai la sfida anche perché certo che l’anno seguente sarei stato riconfermato. Ma come dico sempre, di allenatori bravi in giro ce ne sono tanti. Però devi essere pure fortunato».

EURODERBY – «A Milanello si cercava di sdrammatizzare, Ma la verità era che non c’era un secondo della nostra giornata in cui non pensavamo a quella partita. Eravamo ottimisti, era la nostra forza: pensare sempre alla vittoria e mai all’eventuale sconfitta. Ancelotti non ci disse niente di particolare, se non “Andate e godetevela”».

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