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Cadeddu (CN24): «A Sau domani il compito di non far rimpiangere Joao Pedro»
Sergio Cadeddu, responsabile di Cagliarinews24, ha parlato ai microfoni di MilanNews24 per rispondere alle domande riguardanti la gara di domani tra sardi e Milan
Intervistato da MilanNews24.com, Segio Cadeddu, responsabile di Cagliarinews24.com ha così risposto alle domande più calde alla vigilia della gara di campionato di domani tra Cagliari e Milan in programma alle 18 al Sardegna Stadio:
Come arriva il Cagliari a questa partita? L’esclusione di Joao Pedro può essere così pesante?
«Il Cagliari dopo aver ben figurato recentemente ha la necessità di soddisfare anche la classifica, per quanto il blasone del Milan sia importante i rossoblù ora cercano punti. Il calendario non lascia molte scelte, sono in arrivo alcuni scontri diretti nella zona bassa della classifica e la squadra sarda ha l’obiettivo di arrivare a quelle sfide con un margine di tranquillità. Joao Pedro è molto importante nel gioco del Cagliari grazie alla capacità di sacrificio e alle doti di attaccante: domani questi compiti spetteranno a Marco Sau, da tempo in cerca della giusta condizione».
Leonardo Pavoletti ha recentemente parlato di “motivazioni incredibili” nei giorni scorsi, credi che lo stato di forma del centravanti italiano possa realmente mettere apprensione alla coppia Romagnoli-Bonucci? In che occasioni i centrali rossoneri devono temerlo di più?
«Pavoletti è arrivato a Cagliari portandosi addosso un po’ di ruggine dovuta al fatto che a Napoli aveva trovato poco spazio, ma dopo un primo periodo di rodaggio è diventato il terminale offensivo che i rossoblù cercavano dopo la partenza di Borriello. Il centravanti è in forma e scalpita, in settimana ha ricordato un suo gol al Milan segnato quando vestiva la maglia del Genoa. I pericoli quando si parla di Pavoletti arrivano sempre dall’alto: è una punta che sa far valere il fisico, quello che magari gli manca a livello di tecnica lo compensa ampiamente con la capacità aerea e la visione della porta».
Il sorprendente successo contro l’Atalanta e l’ottima prestazione contro la Juventus rendono il Cagliari una delle squadra più in forma del campionato. Crede che la squadra di Lopez partirà con un pressing alto come fatto nelle ultime due partite o lascerà giocare il Milan per tentare di ripartire in contropiede?
«Nelle scorse giornate il Cagliari ha capito di poter mettere in difficoltà squadre tecnicamente più attrezzate. Si è visto a Bergamo ma anche contro la Roma e la Juventus, gare nelle quali la squadra di Lopez ha fatto perno sulla copertura difensiva per poi ripartire in verticale. Molto dipenderà dall’approccio del Milan, se i rossoneri lasceranno spazi scoperti il Cagliari giocherà di rimessa».
Barella è stato recentemente al centro di numerose voci di calciomercato che vedono anche il Milan interessato, il giocatore partirà a gennaio/giugno o resterà a Cagliari ancora a lungo? Chi è più vicina ad accaparrarselo?
«Qui a Cagliari Barella ha conquistato tutti, è un ragazzo che appariva già un predestinato in giovanissima età e la sua crescita è stata seguita con molta attenzione. Al momento è già un interno di centrocampo capace di legare in modo elegante e robusto le due fasi di gioco, vista la giovinezza si può pensare che abbia inoltre ampi margini di miglioramento. Credo che il Cagliari sia consapevole di doverlo lasciare andare prima o poi, merita palcoscenici più alti di quella che attualmente è la dimensione dei rossoblù. Si tratta però di un cartellino estremamente pregiato, fra tante pretendenti la Juventus sta insistendo più delle altre in questo momento. Ma non mi stupirei se arrivasse una chiamata dall’estero, magari dalla Premier League dove Barella si troverebbe a suo agio per caratteristiche di gioco».