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CAFU’: “Nel 2005 capì che era tutto perduto dopo l’errore di Sheva ai supplementari. Nel 2007 non pensammo alla vendetta”

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Intervistato da Four four two, Cafù, ex terzino di Roma e Milan è così tornato a parlare della finale persa a sorpresa nel 2005 contro il Liverpool:

“Sì, è vero, a fine primo tempo festeggiammo – ammette il brasiliano – Avevamo segnato 3 grandi gol contro il Liverpool, che era uno degli avversari più tattici che abbia mai affrontato. Pensavamo fosse il nostro giorno e ci siamo rilassati. Quando i Reds segnarono i primi due, accusammo il colpo. Quando realizzarono il terzo, non potevamo crederci. Non fu colpa del Milan, il Liverpool meritò la rimonta. Ho una grande ammirazione per il Liverpool: forse un altro team non avrebbe mostrato così tanto carattere per rialzarsi dopo un parziale di 3-0 alla fine del primo tempo. Ho capito che era tutto perduto prima dei rigori, quando durante i supplementari Shevchenko sbagliò una chiara opportunità proprio di fronte a Dudek”.

Poi la rivincita arriva con la vittoria ad Atene nel 2007: “Non abbiamo giocato pensando alla vendetta, per niente – ha spiegato Cafu – Il Milan era un team con molta esperienza. Io avevo 36 anni, Maldini 38, Costacurta 41 e Serginho 35. Sapevamo che era la nostra ultima chance per vincere quel trofeo, ma eravamo molto calmi. Non molte squadre riescono a giocare con quella tranquillità. Dopo che Inzaghi segnò grazie all’”assist” di Pirlo, sapevo che quella volta avremmo vinto: nel 2005 quel tipo di gol non sarebbe entrato”.

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