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Cairo: «Per me il campionato è finito, lo scudetto non andrebbe assegnato»
Il presidente del Torino Urbano Cairo ha commentato la situazione del campionato di Serie A in questa emergenza Coronavirus
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1, commentando la situazione attuale del campionato italiano di Serie A in questa emergenza Coronavirus. Queste le sue opinioni a riguardo:
Sul campionato – «Per me il campionato è finito. A Wuhan hanno cominciato le misure restrittive il 25 gennaio e le toglieranno credo l’8 aprile, sono due mesi e mezzo di stop. Per noi, con due mesi di sosta, si ripartirebbe a fine maggio, sempre che non serva più tempo e per le squadre significherebbe cominciare ad allenarsi a fine maggio. Quindi iniziare le partite a fine giugno, giocare a luglio e agosto. Poi dare un mese di vacanza, un mese per allenarsi e ripartire per il prossimo campionato non prima di novembre: non si può fare»
sullo Scudetto – «Non andrebbe assegnato perché il campionato non è finito e ci sono tre squadre in fazzoletto (Juventus, Lazio e Inter, ndr). E non ho sentito neanche Andrea Agnelli dire che andrebbe assegnato»
sugli stipendi – «Ieri ho parlato con alcuni giocatori che mi hanno chiamato responsabilmente. Dobbiamo trovare un punto di incontro perché ognuno deve fare sacrifici: il Toro in questo momento non incassa nulla, ci deve essere un sacrificio da parte di tutti per uscire da questa situazione e ripartire bene. Ma sono fiducioso»
sugli abbonati – «Hanno diritto ad essere rimborsati, dobbiamo studiare le forme. Consentire nella prossima stagione l’ingresso gratuito per un numero di partite corrispondente a quelle non disputate in questo campionato? Potrebbe essere una cosa da fare».