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Calabria: «Maldini e Bryant le mie fonti d’ispirazione»

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Il terzino rossonero Davide Calabria è intervenuto sul canale Twitch ufficiale del Diavolo per parlare del momento al Milan

Davide Calabria è intervenuto sul canale Twitch ufficiale del Milan. Queste le sue dichiarazioni sul momento in rossonero:

Sulla crescita – «Mi fa molto piacere ricevere ora delle riconoscenze anche se sono solo all’inizio e c’è ancora tanto da lavorare»

Sul giocatore con Pioli – «Penso che si sia evoluto il mondo del calcio ispirandosi a Guardiola. Il ruolo parte da una tattica e da un ordine, ma poi può cambiare nel corso dell’azione e del match. Bisogna comunque sempre avere disciplina»

Sulle avversarie – «E’ un bel campionato e siamo tutti molto vicini. Come singolo ci sono tanti giocatori forti, ma non saprei indicarne uno»

Sul gruppo – «Siamo una bella squadra, ci troviamo bene a vicenda e c’è spirito di sacrificio. C’è molta voglia di fare bene e di dimostrare il proprio valore. Ma siamo all’inizio»

Sul compagno con cui ha legato di più – «Non saprei, ma forse Daniel Maldini se penso a quest’anno. Ho un bel rapporto con lui»

Ancora sugli avversari – «Il lavoro e la preparazione alla partita e lo studio in maniera dettagliata servono per fermarli. Non è mai facile e dipende anche dalla giornata. Si cerca sempre di limitarli e quest’anno ci stiamo riuscendo bene, tutti quanti. Ogni settimana si lavora per la partita a fine settimana, siamo felici quando queste vanno bene»

Su Tomori – «Non lo conoscevo. E’ un giocatore molto preparato nonostante la giovane età. Ha una buona personalità ed è aggressivo, può sicuramente aiutarci. Col Bologna ha fatto un’ottima partita»

Sull’ispirazione – «L’ho sempre detto, sono cresciuto col Milan di Maldini e lui è quello che ho seguito di più. Non credo però che uno abbia un giocatore di riferimento, non bisogna imitare qualcun altro ma essere sé stessi»

Su Kobe Bryant – «La sua scomparsa mi aveva molto toccato. Ero fuori a cena con la mia ragazza e le dissi di andare a casa.. Mi veniva da piangere. Credo che piansi per 3 giorni. Nel negativo ho comunque cercato di trovare il positivo e provare ad imitarlo e impegnarmi come ha fatto lui. Aveva una determinazione incredibile che ho cercato di strappare da lui. La sua morte forse mi ha aiutato a migliorarmi come sono oggi».

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