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Calcagno: «Cessione Inter? Difficile da capire. Sono dispiaciuto»
Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha parlato ai microfoni di TMW Radio della situazione attuale relativa al calcio italiano
Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha parlato ai microfoni di TMW Radio della situazione attuale relativa al calcio italiano. RESTA AGGIORNATO SU CALCIONEWS24.
CORONAVIRUS – «Il mio pensiero è che non si possa sottovalutare ciò che sia accaduto, ma anche che sia sbagliato parlare ancora di fase emergenziale. Sono venuti fuori tanti mali del nostro sistema e situazioni non ricollegabili solo al Covid: ecco perché dico che guardiamo avanti con fiducia, cercando di capire dove si è sbagliato nei dieci anni appena passati. I problemi nel nostro contesto ci sono, ma sono quelli del paese: ripartiamo considerando che ci sono anche prospettive rosee, o almeno questo si legge sulla commercializzazione dei diritti per la Serie A».
CLUB IN DIFFICOLTA’ – «La stragrande maggioranza di società professionistiche, a partire dalla Serie A, a fine gennaio aveva già pagato la mensilità di dicembre, e molte avevano anticipato quelle successive per usufruire della rateizzazione sui lordi a febbraio. Dobbiamo valorizzare quanto fatto dalla maggior parte dei club, essere consci che la forza per poter ripartire c’è».
STIPENDI DEI CALCIATORI – «Partiamo dal fatto che non ce n’è uno che non abbia rinunciato, rimodulato o abbia pattuito nuove condizioni dopo la pandemia. Si parla di nuove prospettive, e non riguardano solo gli stipendi. Cosa faremo di diverso per migliorare il sistema? Questo si chiedono. Servono segnali differenti su quanto non è stato fatto negli ultimi dieci anni: i calciatori, poi, non gestiscono le società. Siamo riusciti a ripartire da una situazione che poteva diventare disastrosa, con fatica e responsabilità: oggi ci vuole coraggio per i prossimi mesi».