Campagna acquisti ed elezioni, una strategia ormai consolidata

Durante una stagione ci sono alcuni momenti chiave, nei quali anche i dirigenti e i presidenti più esperti cercano in ogni modo di spronare l’ambiente, attraverso dichiarazioni forti, prese di posizione e promesse che spesso però vengono disattese. Chi si espone in maniera così evidente, è un abilissimo comunicatore, e da questo punto di vista il nostro presidente Silvio Berlusconi non ha da invidiare niente e nessuno, anzi con ogni probabilità, almeno nel panorama italiano, è il migliore nel capire cosa dire e quando farlo. Nel Milan, e soprattutto negli ultimi anni,  in quest’ottica, c’è sempre stato un legame tra campagna acquisti ed elezioni elettorali, come dimostrato anche recentemente. Questa strategia, anche se con un metodo leggermente differente, è stata adottata per la prima volta nel 2001, quando, dopo aver vinto le elezioni, Berlusconi acquistò per ben 40 milioni di euro Manuel Rui Costa. Nel 2008 poi, in piena campagna elettorale, il presidente decise di fare un regalo a tutti i tifosi rossoneri, acquistando Ronaldinho. Nel 2010 invece, questa strategia è stata adottata in entrambe le sessioni di mercato. In estate sbarcano a Milanello due giocatori fondamentali per il Milan che nel 2011 vincerà il 18° Scudetto, ovvero Robinho e Ibrahimovic, mentre a Gennaio, dopo un acceso litigio con il Presidente della Sampdoria Garrone, il Milan acquista anche Cassano. Beh, anche quest’anno, considerati i proclami e le promesse fatte in questi giorni al popolo rossonero, la storia potrebbe ripetersi nuovamente. Il 31 maggio infatti, si svolgeranno in Italia le elezioni comunali e regionali, e per questo motivo è facile immaginare come le notizie che circolano sul Milan in questo periodo, siano strettamente collegate a questioni politiche. Tra la fine di Aprile e i primi giorni di Maggio infatti, ad Arcore, si sono incontrati il presidente rossonero e Mr Bee Taechaubol, ricco uomo d’affari thailandese, che sarebbe interessato ad entrare in società con l’obiettivo di investire parecchio e riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo. Col passare del tempo però ed in concomitanza con la partenza di Mr Bee dall’Italia, è spuntata la possibilità che ci fosse un’altra cordata di imprenditori interessata a rilanciare il club rossonero, con lo stesso Berlusconi che non ha mai nascosto di aver avuto numerosi contatti con Xi Jimping, politico cinese nonché uno degli uomini più potenti del pianeta. Adesso però, a quasi un mese di distanza, Berlusconi ha fatto sapere che, nessuna delle cordate interessate al Milan ha dato ampie garanzie sul futuro del club, dichiarando quindi che avrebbe riportato il diavolo ad alti livelli da solo, come ha sempre fatto. Questo susseguirsi di notizie e smentite, non ha fatto altro che confondere ancor di più i tifosi rossoneri, che da un paio d’anni vivono stagioni molto al di sotto delle loro aspettative, a causa delle quali, per il secondo anno consecutivo il Milan si trova fuori dalle competizioni europee. Anche la Curva Sud, il cuore pulsante del tifo rossonero, che nelle ultime settimane ha dato vita a diverse forme di protesta, per avere chiarezza sul futuro e sui programmi del club, ha voluto far sentire la propria voce, in occasione dell’ultimo match a San Siro contro il Torino, esponendo uno striscione eloquente, che recitava: “Campagna acquisti o campagna elettorale?”. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, ma nonostante i tentativi di Galliani di riportare a casa Carletto Ancelotti, che farebbero pensare ad un reale rilancio del club, il popolo milanista non ha ancora avuto delucidazioni concrete in proposito. Nella prossima sessione di mercato, tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Milan, sperano che Berlusconi sia realmente intenzionato ad investire per riportare il Milan ai livelli di un tempo, ma tra loro, moltissimi pensano che tutti questi proclami siano stati fatti esclusivamente in funzione della imminente campagna elettorale. Auspichiamoci che non sia così.