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Campopiano: “Fuori Galatioto e Gancikoff, ecco perchè”

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Stando ad un articolo pubblicato da Pasquale Campopiano per il Corriere dello Sport-Stadio, ecco svelati nel dettaglio gli avvenimenti che avrebbero portato al colpo di scena finale e alla vendita del 99,3% del Milan a Yonghong Li per 740 milioni di euro:

L’operazione condotta da Gancikoff e Galatioto, che nel frattempo portano al tavolo delle trattative il fondo GSR Capital di Sonny Wu e Steven Zheng spiazza Han Li e la sua cordata. In realtà GSR era soltanto uno degli otto nomi e non quello principale che doveva acquisire il club rossonero. La cordata si sfalda e si spezza in due anime distinte e differenti, quasi concorrenziali, e Gancikoff e Galatioto cominciano a perdere di credibilità pur garantendo l’esito positivo di tutta l’operazione a milioni di tifosi rossoneri in preda ad una crisi di nervi. Il 31 luglio sembrava tutto saltato, Fininvest ha fretta di chiudere e concede un ultimatum ai cinesi: è a quel punto che Han Li, Yonghong Li e la Sino-Europe Investment Management Changxingn decidono di dare la scossa, bypassando completamente gli advisor Gancikoff e Galatioto. Vengono scelti Rotschild & Co. e lo studio Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e in soli tre giorni si arriva alla svolta definitiva e al blitz di questa notte, dove le parti trovano l’accordo definitivo. Emissari cinesi raggiungono Villa Certosa in Sardegna e alla presenza di Silvio Berlusconi e del nuovo ad di Fininvest Danilo Pellegrino viene posta la firma all’accordo preliminare, che diventerà definitivo con il closing entro la fine del 2016. Una storia pazzesca, con un finale pieno di colpi di scena“.

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