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CARESSA: “Donnarumma non può dire che ama il Milan ogni partita”
Intervenuto a Sky Sport 24, Fabio Caressa ha così parlato della querelle Raiola-Donnarumma:
“Che bisogno c’è, per il ragazzo, per il rispetto della società dove lavoro di cominciare a parlare adesso che lo vogliono tutti: che senso ha? E parlo del suo agente. Bisognerebbe mettere sui contratti una clausola che vieterebbe agli agenti di parlare, questo è un ragazzo di 17 anni che sta per giocare il derby: non va bene così, c’è troppa ingerenza. Non è vero che funziona così in tutti i mondi, questo succede solo nel calcio: vi chiedo, è giusto? E’ giusto che Donnarumma debba dire che ama il Milan ogni partita? Ci vuole etica del lavoro, e questo problema va affrontato seriamente. Vogliamo diventare un aeroporto dove i procuratori fanno girare i calciatori o il calcio che meritiamo di essere. E quanto ha influenzato questa politica il nostro calcio negli ultimi anni? Un procuratore come Branchini, per esempio, non fa mai una dichiarazione del genere: la fa se il suo giocatore è in difficoltà in quel momento, ma non per una questione economica. I procuratori dovrebbero guardarsi tra di loro e dire che serve un regolamento interno, una struttura, un procuratore non è un intermediatore: il procuratore difende i diritti del proprio cliente, in quante posizioni vogliono essere queste persone? Se prende due ruoli il meccanismo non funziona più. In una struttura sana il procuratore e la società stanno da una parte e dall’altra, con l’intermediatore in mezzo. Donnarumma è fortissimo ed è straordinario, a patto che quando fa delle cappellette lo si dica e non lo si protegga”.