Carnevali: «Milan, non regaliamo nulla. Marotta non è il mio unico amico»
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Carnevali: «Milan, non regaliamo nulla. Marotta non è il mio unico amico»

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Carnevali: «Milan, non regaliamo nulla. Marotta non è il mio unico amico». Le parole dell’ad del Sassuolo

Giovanni Carnevali ha parlato al Corriere della Sera in vista di Sassuolo-Milan.

FEBBRE SASSUOLO-MILAN – «Guardi, io spero che la partita con il Milan arrivi e si concluda in fretta. Dalla settimana scorsa il mio telefono non smette di squillare e domenica sera poi si è scatenato l’inferno. Centinaia di conoscenti chiedono i biglietti per la partita, ma lei capirà. Se erano pochi 75 mila posti per contenere tutti i tifosi del Milan contro l’Atalanta a San Siro, figuriamoci i 24 mila seggiolini del Mapei».

SPIRITO – «Richieste di biglietti a parte, è bello che il campionato sia così avvincente fino alla fine. Mi stupisce l’entusiasmo che accompagna il Milan e tutto il suo ambiente, l’alchimia che si è creata fra pubblico e squadra»

MILAN – «Se mi ha sorpreso? Sì perché l’Inter e il Napoli sulla carta avevano qualcosa in più. E poi, ripeto, mi ha impressionato il feeling che si è instaurato all’interno della squadra e poi fra dirigenti e allenatore. Se sarebbe uno scudetto vinto dal Diavolo o perso dall’Inter? Diciamo entrambe le cose, però i rossoneri hanno dimostrato nelle ultime quattro partite di essere davvero i più forti. Complimenti a Pioli per il lavoro che ha svolto».

PRECEDENTI MILAN A SASSUOLO – «Non solo l’esonero di Allegri, poi causammo anche dolorose sconfitte quando in panchina c’erano Seedorf e Pippo Inzaghi. A dire il vero quest’anno abbiamo ottenuto ottimi risultati anche contro Inter e Juventus. Il Milan fa bene a pensare a eventuali festeggiamenti perché ha due risultati a disposizione. Detto questo, noi abbiamo il dovere di concludere il campionato nel migliore dei modi. Non regaleremo nulla, per essere chiari».

MAROTTA – «Non si è fatto sentire. Però scusi mica solo con lui ho un grande rapporto. Ho buone relazioni anche con Maldini e pure con Massara che è stato mio giocatore al Pavia, quando ero ds. C’era anche Allegri in quella squadra».

BERARDI – «È il nostro campione, si è consacrato vincendo gli Europei, quest’anno ha realizzato 15 gol e 14 assist. Non vedo nel suo ruolo giocatori più forti. Milan? A suo tempo, prima che il club fosse al centro di trattative di cessione, avevo incontrato i dirigenti che avevano chiesto informazioni su più giocatori. Ora con le voci di vendita della società si è bloccato tutto».

SCAMACCA – «Pochi in Europa hanno le sue caratteristiche, ha grande prospettiva. Piace ai nerazzurri come ad altri ma il calcio italiano economicamente non sta attraversando un momento di prosperità. Mi piacerebbe che restasse in A per dare più valore alla Nazionale ma temo che abbia più mercato all’estero».

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