Archivio
Caro INTERISTA, quello che tu chiami CATENACCIO per il campo è CINISMO
Siamo italiani e nessuno può sapere quanto segue meglio di noi: l’importante è vincere, ad ogni costo. Il Derby della Madonnina ha visto il Milan presentarsi quello che agli occhi dei critici è stato un “ignobile” atteggiamento in campo, per l’appunto catenacciaro.
Risulta ancora molto strano vedere tanto disprezzo nei confronti di questo approccio alla gara, soprattutto considerando che il Catenaccio è per l’appunto un prodotto puramente Made in Italy (e pensate un po’, senza olio di palma!) che ha portato la Nazionale ed i club italiani sul tetto del mondo molte più di volte di tante altre squadre del mondo.
I numeri del Diavolo nella gara contro l’Inter parlano chiaro: 34% di possesso palla (66% nerazzurro) e 72% passaggi riusciti (87% per l’Inter), sono cifre che appartengono inequivocabilmente ad un approccio basato sulla combinazione di difesa totale più contropiede.
Ed ecco la domanda che vi poniamo: va bene, e allora? I numeri stessi dicono che è il Milan ad essere andato avanti due volte, per poi impattare definitivamente al 92simo con la conclusione di Perisic. Si può tranquillamente affermare che, ignobile o meno che sia, la tattica di Montella stava dando i suoi frutti fino agli sgoccioli del match.
Quindi dov’è questa vergogna? A che pro? L’unico “scivolone” imputabile alla serata di domenica è stata l’esternazione nel post-gara di Montella dove ha parlato di una partita sotto il controllo del Milan e che all’Inter, teoricamente costruita per battersi per lo scudetto, il pari è un risultato che in fin dei conti andava bene.
Per quanto riguarda il resto, bisognerebbe parlare della partita di ieri come un grande esempio di atteggiamento cinico, dove si dà il massimo per sfruttare ogni singola occasione sotto porta, perché i tre punti li porta a casa la squadra che segna il maggior numero di goal, non quella che realizza maggior possesso palla/passaggi riusciti.
Forse è il calcio moderno che ha ormai dato un forte imprinting verso il “tiki taka” come modello calcistico ideale da conseguire, però finché i punti arrivano anche con partite disputate come quella di domenica sera, in definitiva: e che catenaccio sia!