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CASO BACCA – L’oscuro motivo per cui i cinesi vogliono privarsi del Peluca

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Il mercato del Milan, si sa, è vincolato al futuro di Carlos Bacca. L’attaccante colombiano valuta tutte le offerte che gli sono pervenute, sintomo che l’addio è tutt’altro che impensabile. L’acquisto di Lapadula appare una sorta di avviso: Bacca partirà. Ma facciamo un attimo il punto della situazione, ponendoci domande la cui risposte non possono che essere soggettive: il Milan DEVE liberarsi di Bacca per finanziare il proprio mercato? Il Milan PUÒ fare a meno di Bacca? La risposta, soggettiva, nel pezzo sottostante.

Bacca, classe ’86, al primo anno di Serie A chiude con 20 reti complessive, di cui ben 18 in campionato alle spalle del mostruoso Higuain (36) ed al sorprendente Dybala (19). I detrattori sentenziano: “Sono gol facili (alcuni) e poi non si sacrifica per i compagni”. Sentenza corretta ma che non racconta quanto è stato fondamentale Bacca nel Milan targato Mihajlovic-Brocchi. Gol di un’importanza capitale, senza i quali, matematicamente parlando, il Milan sarebbe retrocesso (LEGGI QUI LA CURIOSA STATISTICA). Vuoi per le assenze di Menez e Balotelli ed il caso Luiz Adriano, il colombiano ha giocato sempre anche quando forse non lo meritava. Ma i gol, cosa che un attaccante deve fare, sono arrivati, con una media di una rete ogni due match. Dallo slalom tra la difesa dell’Empoli alla spaccata per il 2-0 nel derby di ritorno, passando per la ‘puntata’ contro la Lazio e per finire, il gol a porta vuota contro la Roma all’ultima di campionato. Proprio quel tap-in facile facile potrebbe essere l’ultimo gol di Bacca con la maglia del Milan.

CASO BACCA, IL COLOMBIANO FINANZIA IL MERCATO? Nelle ultime settimane, il nome di Bacca è stato accostato a vari club, da PSG ad Atletico Madrid passando per Napoli, Barcellona e, soprattutto, West Ham. La sensazione è che sia il Milan a spingere all’addio piuttosto che le pretendenti a pressare i rossoneri. Il club inglese era vicino alla chiusura ma, poi, la trattativa è saltata per decisione del giocatore che non ha nascosto la volontà di giocare la Champions. Con 30 milioni, è vero, il Milan avrebbe un gruzzoletto importante che, sommato ai 15 d’anticipo dei cinesi ed altre cessioni varie, sarebbe fondamentale per rinforzare la squadra. Ma la vera domanda è: cedendo Bacca e comprando Pavoletti e/o Musacchio e/o Badelj, il Milan si rinforza davvero? E poi ancora, perché i cinesi, il cui desiderio sarebbe quello di riportare il Milan ai vertici in Europa, sono d’accordo nel liberarsi dell’unico giocatore di caratura internazionale (2 Europa League vinte da protagonista) per ‘soli’ 30 milioni? Il caso Bacca fa inevitabilmente discutere.

La personale opinione, intuibile dalle considerazioni nei paragrafi soprastanti, è che Bacca debba restare al Milan e che i rinforzi possano arrivare comunque da ‘mance’ di Berlusconi (o un anticipo degli stessi cinesi) e da altre cessioni minori (Matri, Diego Lopez, Honda e Menez già partito) oltre ai soldi risparmiati dagli ingaggi degli svincolati. La sensazione è che Bacca andrà via, con soddisfazione ‘immediata’ di gran parte della tifoseria che però potrebbe rimpiangere un attaccante di razza che non si vedeva al Milan dai tempi di Inzaghi. Ma, d’altronde, se la volontà dei cinesi risulta quella di fare mercato dopo la cessione del Peluca, così sia.

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