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Caso Juventus, Dini: «I bianconeri rischiano la retrocessione»

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Giulio Dini, avvocato ed esperto di diritto sportivo, ha analizzato la situazione della Juventus alla luce delle dimissioni del CDA

Ospite a TMW Radio, l’avvocato Giulio Dini ha parlato così della situazione in casa Juventus:

«Non è nulla di clamoroso perché la Procura di Torino aveva fatto un comunicato stampa qualche settimana fa. Si ha l’abitudine spesso di lasciar perdere le vicende giudiziarie, pensando che siano cose di poco conto. Invece così non è. Le questioni devono essere valutate nel merito, le contestazioni della Procura nei confronti dei membri del CDA del club per le commissioni e gli illeciti raccolti in tre anni di gestione sono contestazioni importanti. Si contesta il falso in bilancio per tre esercizi. I capisaldi sono due: il primo è la questione plusvalenze, l’altro è quello della questione delle mensilità differite durante la pandemia. Cosa rischia la Juve sportivamente? Le dimissioni sono un atto di opportunità. Fermo restando la presunzione d’innocenza, una società quotata in Borsa aveva la necessità di rimuovere le figure al centro della tempesta, offrendo agli investitori. Dal punto di vista sportivo, la Juventus è uscita da due gradi di giudizio con il proscioglimento per la questione plusvalenze. Stavolta la Procura corregge il tiro e questo, insieme all’accertata riduzione di una sola mensilità su otto, può portare a delle contestazionu più pesanti. E in caso di accertamento di responsabilità si può arrivare a penalizzazione di uno più punti fino alla retrocessione e all’esclusione dal campionato. Si tratterà di vedere se riterranno queste manovre fondamentali per ottenere la licenza d’iscrizione ai campionati. Se è stata ottenuta in base a una documentazione falsa, la Procura potrebbe procedere anche per le ipotesi più gravi».

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