HANNO DETTO
Castellacci: «Evento drammatico, una cosa è stata decisiva per Eriksen»
Enrico Castellacci ex medico della Nazionale italiana ha parlato del malore avuto da Christian Eriksen. Ecco le parole
Queste le parole in collegamento con SkySport24 da parte di Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale, sul malore occorso ieri a Christian Eriksen, centrocampista dell’Inter, durante Danimarca-Finlandia,
EVENTO – «Siamo di fronte a un evento drammatico, tragico. Purtroppo in Italia ci siamo un pochettino abituati perché abbiamo avuto delle vicende che ci hanno rattristato molto in passato: da Astori a Morosini ecc. Oggi ne parliamo con il sorriso proprio perché il ragazzo si è ripreso e va l’augurio ovviamente anche mio per una ripresa immediata»
SOCCORSI – «È certo che l’assistenza immediata è fondamentale. Sono stati bravi i colleghi che immediatamente hanno fatto cerchio intorno a lui creando una barriera. È stato bravo il capitano che immediatamente si è reso conto della gravità, perché la prima cosa è rendersi conto della gravità della situazione. Addirittura ho letto che ha liberato le vie aree dalla lingua e quindi ha già fatto un primo passo di tipo medico. E poi i soccorsi immediati»
ASSISTENZA – «Diciamo che nella disgrazia la fortuna di essere in un evento così importante… L’assistenza è fondamentale e deve essere immediata. Ricordiamoci che un arresto cardiaco è pericolosissimo perché nel giro di 4/6 minuti si va in anossia cerebrale e quindi si perde e si decerebra il paziente. Lì è stato fatto tutto quello che si doveva fare. La liberazione delle vie aree, immediatamente il massaggio cardiaco e poi il defibrillatore (evidentemente quello era un arresto cardiaco di tipo aritmogeno…)»
INTER – «Ricordiamoci che Eriksen viene da una società come l’Inter che io so quale è l’accuratezza di questa società e qual è la valenza dello staff medico dell’Inter nel fare tutti i test d’idoneità ecc. E noi in Italia siamo all’avanguardia per quanto riguarda i test e la sicurezza. Quindi è importante oggi andare a valutare quale sia stato veramente l’input che ha portato e quale malattia che non è stata osservata, che aveva il cuore di questo ragazzo»
STAFF MEDICO – «Ricordiamoci che all’Inter stessa in passato due giocatori furono fermati perché ai test d’idoneità fatto in quella società evidenziarono delle anomalie che non erano state evidenziate in altra sede. Ecco, questo per dirvi quanto nella stessa società quanto sono attenti e accurati. Purtroppo qualcosa può sfuggire, lo sappiamo perfettamente. E ora le indagini che saranno fatte, molto accurate, ci diranno la causa di questo malore fortunatamente risolto»