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Castillejo, non solo Chievo: la dirigenza chiede a Gattuso il cambio

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Castillejo in forma smagliante, più di Suso che ora contro il Chievo rischia la panchina in favore del connazionale, pronto ed attento

Castillejo top, una prestazione tra le migliori della stagione per l’esterno spagnolo contro l’Empoli, vale a dire l’ultima ottima prestazione della squadra rossonera prima di Lazio e Sassuolo. L’ultima da titolare giocata per 90 minuti, a ritmi decisamente differenti rispetto agli ultimi due match tra Coppa Italia e campionato, dove sulla destra Gattuso ha riproposto Suso, decisamente fuori condizione. Un altro problema per il tecnico rossonero che ora dovrà fare la formazione per la gara di Verona, dove in programma c’è un appuntamento da non fallire assolutamente, prima del Derby del 17 Marzo.

OCCASIONE MILAN- Dunque per il Milan si palesa la possibilità di portarsi a più 4 sull’Inter, nel caso in cui i nerazzurri perdano anche con la Spal. Tornado a Castillejo e alla gara da titolare con l’Empoli, possiamo dire oppure ripetere che è stata a dir poco perfetta per intensità, velocità ed abilità sotto porta che gli ha permesso di andare anche in goal e chiudere un match da standing ovation. Una corsia, quella di destra che ora inizia a dar noia a Gattuso, intento a recuperare Suso ma senza sprecare Castillejo in panchina e poi il “dualismo” tra Conti e Calabria, altra annosa questione.

UN CAMBIO PER IL FUTURO- Quando parliamo di cambio iniziamo a farlo prendendo in seria considerazione l’ipotesi che Suso lasci il posto a Castillejo definitivamente, il biondino ex Villarreal in questo momento sta meglio del connazionale, alle prese con qualche problema fisico che ne compromette le prestazioni. Questo è un dato di fatto e il tecnico rossonero molto probabilmente sabato a Verona proporrà Castillejo dall’inizio per poi sperare in un recupero lampo di Suso per il Derby, in questo caso molto dipenderà dall’esito della partita , vale a dire da quanto Castillejo saprà dare nell’arco dei 90 minuti, in più dell’attuale titolare.

CASTILLEJO E CONTI- L’occasione sarebbe ottima soprattutto per provare lo spagnolo insieme ad Andrea Conti sulla destra, sicuramente una rivoluzione in termini di velocità, esecuzione di manovra, differenza tattica ed occasioni per Piatek, il quale non aspetta altro. Con Paquetà a sinistra come mezz’ala e Calhanoglu o Borini che sul fondo sanno il fatto loro, le due fasce potrebbero trovare il giusto equilibrio con una simmetria perfetta di palloni in arrivo da entrambi gli esterni. Magari con Biglia al centro per verticalizzare di più. Insomma con il Chievo qualcosa si potrà provare, poi basta.

La differenza, in realtà,  sta tutta nell’opacità offensiva dimostrata dal Milan nelle ultime due uscite contro Lazio (Coppa Italia) e Sassuolo (campionato). Schierare contemporaneamente Castillejo e Conti potrebbe da un lato togliere qualcosa a livello difensivo ma ridarebbe al Milan quella vivacità e “sicurezza offensiva” fondamentale in vista di una gara delicata come quella che andrà in scena a San Siro contro l’Inter tra meno di due settimane. A confermare la possibile presenza del numero 7 rossonero a Verona contro il Chievo ci sono le parole pronunciate da Paolo Maldini nel corso dell’ultimo giorno della campagna acquisti estiva che, interrogato dai giornalisti presenti, aveva così risposto alla domanda su quale sarebbe potuto essere l’acquisto più sorprendente: «Secondo me Castillejo, ha tutto: Velocità, tiro e cattiveria. Dopo un po’ di adattamento vedrete che ci sorprenderà». 

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