2015

Causio e la sua fede calcistica: non solo Juve

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Franco Causio e la sua fede calcistica. L’ex giocatore della Juventus si è concesso a La Gazzetta dello Sport per un’intervista: nelle sue vene scorre naturalmente sangue bianconero ma come ha ammesso lo stesso Causio, quand’era bambino tifava per il Milan:

“Sì, sono cresciuto col mito di Gianni Rivera e di Dino Sani. ‘Colpa’ di mio padre Oronzo che da Lecce una domenica mi portò a vedere un Bari-Milan. Al Mondiale del ’74, contro l’Argentina, sostituii proprio Rivera: l’ultima apparizione di Gianni in Nazionale, io che do’ il cambio all’idolo d’infanzia, la vita sa essere particolare. Da tempo, però, il mio cuore è bianconero. Alla Juve devo tutto e non sputerò mai nel piatto in cui ho mangiato”. Nella stessa intervista, l’ex juventino ha raccontato pure un retroscena riguardante Alessandro Del Piero e il Milan: “Gli italiani più bravi? Negli ultimi vent’anni Baggio, Del Piero e Totti. Del Piero andavo a vederlo nel Padova da osservatore della Juve e facevo relazioni entusiastiche. Un giorno mi telefonano dalla sede: ‘Franco, il Milan vuole soffiarci questo giovane. Che cosa facciamo?’. E io: ‘Prendiamolo subito’. Poco dopo si gioca Udinese-Juve e porto Ale nel nostro ritiro, all’Hotel Là di Moret. Presento Del Piero a Boniperti, il presidente lo scruta e che cosa gli dice? ‘Ragazzo, ti aspetto a Torino coi capelli tagliati’. Ma sì, dai, aveva ragione Boniperti: vincere è l’unica cosa che conta”.

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