2015
Cerci-Zaza, non c’entra la barba ma la classe
Non c’entra la barba, c’entra la classe. Come titola La Gazzetta dello sport, Simone Zaza risponde ad Alessio Cerci, il protagonista mancato del pomeriggio di ieri a San Siro, più che per l’aspetto estetico (che comunque in qualche misura ha inciso, il barbuto Zaza batte lo sbarbato Cerci) per il gol decisivo con cui è stato deciso il match.
Il numero 10 del Sassuolo ha sfoggiato un’ottima prestazione insieme con i suoi due compagni di tridente Berardi e Sansone, a differenza del tridente milanista dove Bonaventura si è rivelato prevedibile, El Shaarawy solo volenteroso e Menez fumoso. I neroverdi hanno vinto proprio come una volta faceva il Milan quando era grande: controllare la gara in modo tranquillo (eccetto i primi 20 minuti), sfoderando in seguito due gol di classe. L’ingresso di Pazzini e del tanto atteso Cerci non è servito per cambiare il volto alla gara perchè il protagonista è stato lui, Zaza: “Sapevamo che se avessimo pressato il Milan l’avremmo messo in difficoltà. Il mio obiettivo è giocare in un club italiano ma in questa stagione resto al Sassuolo“. Queste le parole dell’attaccante emiliano.