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Cerruti: «Il Milan mi ricorda molto l’Italia di Mancini»

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Ecco le parole di Alberto Cerruti sulla poca incisività del Milan: «Il Milan mi ricorda molto l’Italia di Mancini»

Alberto Cerruti ha parlato ai microfoni di TMW della poca incisività del Milan. Ecco le sue parole:

«Il Milan mi ricorda molto l’Italia di Mancini, molti attacchi e poca precisione. Ma almeno il Milan non ha perso. Il problema dell’attacco non è nuovo, non si può pensare che Ibra a 40 anni possa essere ancora decisivo. Giroud è un’alternativa, per il futuro si dovrà investire sull’attacco. Forse si doveva fare uno sforzo in più per Vlahovic. La società? Al fondo Elliott non importa vincere ma avere i conti a posto per vendere la società. Dopo l’infortunio di Kjaer si pensava a un sostituto, ma non è stato fatto. A loro interessa arrivare in Champions, non vincere, partecipare per alimentare il business. Ieri c’erano 70 mila persone a San Siro. Mi spiegate perché il nuovo stadio dovrebbe avere più di 70 mila spettatori? Come si potrebbe fare di più? Vengono alimentate illusioni pericolose».

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