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Cessione Milan, Yonghong Li non restituirà i 32 milioni. Elliot pronta al subentro
Il complicato capitolo legato alla cessione del Milan sembra arrivato alla fine. Yonghong Lì non ha restituito i soldi ad Elliot che ora valuta il futuro
L’era cinese del Milan potrebbe clamorosamente essere finita: dopo rimandi, voci, rumors e rinvii ora Yonghong Li ha raggiunto il limite massimo di tempo senza riuscire a restituire i 32 milioni di euro nelle casse di Elliott. Il mancato pagamento dell’ultima rata di aumento di capitale, anticipata dal fondo americano nei mesi scorsi, sarebbe dovuta alla chiusura delle banche cinesi che avrebbero impossibilitato il patron rossonero ad effettuare il pagamento. Una scusa che non ha convinto il fondo americano che alla richiesta di 48 ore di proroga da parte di Mr. Li ha risposto con un secco no. Ora, se Elliot vorrà, Yonghong Li non potrà più avere alcuna pretesa sul Milan e dovrà obbligatoriamente passare la mano al fondo di Singer che potrà dunque gestire la società in vista di una futura cessione. Quali le prossime mosse? La Project RedBlack, il veicolo di controllo di Elliott dentro l’affare Milan, è pronta a convocare il suo CdA in Lussemburgo e constatare la rottura del covenant, dandone notizia a Elliott. Una volta convocata l’assemblea, parte la procedura di escussione del pegno della Project che si sostituisce alla Rossoneri Sport rivelando il controllo delle azioni ed esercitando il diritto di voto nel CdA al posto del debitore. Da capire poi quanto durerà l’interregno di gestione di Elliott, che potrà anche accettare le proposte di acquisizione del Milan da parte dei diversi acquirenti.
L’ULTIMA NOVITA’ – L’attuale presidente del club rossonero ha richiesto ad Elliott altre 48 ore di tempo per restituire i 32 milioni di aumento di capitale,il fondo americano ha rifiutato la richiesta. Questo è stato l’ultimo tentativo del patron cinese, il proprietario rossonero ha capito di non poter ritrovare i soldi necessari entro la mezzanotte di oggi e adesso potrebbe tentare nelle ultime ore un ulteriore colloquio con gli imprenditori interessati (Commisso, Ricketts e Ross) al fine di tentare una cessione sul filo di lana in modo da non perdere totalmente ogni controllo sul Milan.
IL VIAGGIO A MADRID- Dopo una giornata trascorsa a Londra Yonghong Li ha avuto modo di intercedere con Goldman Sachs, banca che cura gli interessi proprio di Rocco Commisso. La trattativa con l’italoamericano ieri sembrava essere defitivamente tramontata ma in queste ore, con il fiato di Elliot sul collo di Li potrebbe riaprirsi una discussione fulminante. Nel frattempo però Fassone e Han Li hanno preso un aereo per Madrid dove in serata incontreranno il famoso procuratore, tra i tanti anche di Cristiano Ronaldo e André Silva, Jorge Mendes che potrebbe essere il così detto profilo che intercede tra la dirigenza cinese e il Mister X che nelle scorse settimane aveva manifestato la volontà di inserirsi all’interno dell’attuale proprietà asiatica.
IL FUTURO – Lo scenario più probabile sarebbe il subentro del Fondo Elliot a Yonghong Lì con l’imprenditore cinese che dunque verrebbe tagliato fuori dalle future scelte societarie, compresa la futura rivendita del club. L’ingresso di Elliot non dovrebbe portare ad una revisione del pacchetto dirigenziale con Marco Fassone, uomo di fiducia del Fondo, che resterebbe amministratore delegato. L’idea di Elliot sarebbe quella di intavolare sin da subito nuove trattative con gli imprenditori interessati, uno su tutti Stephen Ross, in modo tale da rientrare dall’investimento fatto la scorsa estate anticipando 330 milioni a Yonghong Lì e al contempo garantire un futuro alla società rossonera.
LA TRATTATIVA CON COMMISSO – Rocco Commiso è il pretendente andato più vicino alla firma. La trattativa tra lui e il presidente rossonero è arrivata tre volte sul punto di essere chiusa, per poi saltare tutte e tre le volte. Le parti continuano a trattare a Londra. Il proprietario al momento appare con le spalle al muro, si gioca all’ultimo rialzo ma si potrebbe chiudere già in nottata o domani