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Cessione Milan – Fedele: “Berlusconi vuole restare altri 3 anni”
Per il capitolo cessione Milan, il giornalista del Corriere dello Sport-Stadio Furio Fedele ha spiegato a TMWRadio come Silvio Berlusconi vuole restare per almeno altri 3 anni alla guida del club rossonero:
“Berlusconi non ha intenzione di abdicare anche perché la sua necessità è si vendere ma soprattutto affidare, dopo aver fatto proprio un tirocinio personale a chiunque abbia intenzione di acquistare il Milan, una delle sue creature meglio riuscite ed alla quale è molto affezionato. Il Milan non sta fallendo e non è vicino a nessun tipo di bancarotta e il patrimono personale del presidente è decisamente robusto, non c’è una necessità, non c’è emergenza o allarme. Il problema è che Berlusconi vuol essere garante con la sua persona di quello che potrà accadere al Milan quindi vuol conoscere le intenzioni proprio a livello di patrimonio economico dei possibili acquirenti. Questi sono stati individuati in una cordata cinese con 7-8 elementi, si dice che non abbiano ancora svelato il volto di quello che potrebbe essere il leader. Berlusconi vuole capire quali siano le loro intenzioni, non sono grandi tifosi di calcio, non sono nemmeno competenti e il presidente vuole vigilare e vuol mantenere la sua posizione di numero 1 e come lui stesso mi ha detto, vuole farlo almeno per 3 anni. Prendere o lasciare, lui non ha necessità di vendere. Bisogna vedere i cinesi fino a quanto sono disposti ad andare avanti, proprio consentendogli di restare alla guida del club.
Io considero i calciatori i maggiori colpevoli per un’annata fallimentare, soprattutto in campionato. Il presidente ha ammesso che Brocchi doveva e poteva avere più tempo a sua disposizione e per questo se restasse Silvio a capo del Milan, anche con una proprietà diversa, Brocchi verrebbe confermato sulla panchina rossonera per avere la possibilità di continuare a lavorare in questo senso. Brocchi non farà le ferie quest’anno perché oltre ad affrontare il master a Coverciano si è già impegnato e si sta impegnando con il suo staff per mettere nero su bianco quella che sarà la sua stagione al gran completo. Si tratteranno di dettagli organizzativi e logistici, se lui è già al lavoro qualche certezza in più ce l’ha e meriterebbe di restare al suo posto.
I soldi evidentemente ci sono, si parla di 300 milioni spalmati su due anni. I cinesi vorrebbero prendere Emery ma, scusate l’ironia, il Milan l’anno prossimo farà di tutto meno che il torneo europeo e quindi prima di pensare ad ingaggiare un esperto di Europa League bisognerebbe prendere innanzitutto un allenatore italiano che conosca bene la Serie A e che conosca bene Milanello. Io la penso così, sarà poi impopolare quello che potrebbe essere il nuovo Milan con la continuazione di quello che c’è ma un passo avventato nel futuro potrebbe esser peggio di quello che c’è.
Se non saranno tre anni saranno due, certo è che i tempi tecnici sono avanzati, siamo già in piena fibrillazione per il ritiro, il precampionato e i tornei internazionali estivi. Una prima apparizione dei cinesi in Italia dovrebbe esserci sabato in tribuna a San Siro per la finale di Champions League“.