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CESSIONE MILAN – Il borsino di Berlusconi dopo 30 anni di gestione

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La Gazzetta dello Sport in edicola stamani si sofferma sulla cessione del club rossonero da parte di Berlusconi: il patron dice addio dopo 30 anni di gestione conditi da 28 trofei. Gli ultimi 5 anni di difficoltà e con il solo successo nel campionato 2011 non bastano a cancellare i successi del passato. La Rosea risale al lontano 1986 quando un giovane e lanciato Silvio Berlusconi acquistò le azioni del club per 26 miliardi di lire: sin dalla prima stagione, il presidente investì per risollevare le sorti della squadra con 41 miliardi di lire.

Dal 1986 al 2015, anno ‘record’ perché Berlusconi, attraverso Fininvest, ha sborsato 150 milioni di euro per il mercato, cifra mai sborsata prima: l’obiettivo ovviamente era quello di dare un segnale forte e tornare competitivi ma il campo ha dato risposta negativa. Per questo è risultato inevitabile che Berlusconi, dopo 820 milioni investiti, cedesse il passo alla nuova cordata cinese che verserà nelle casse di Fininvest 520 milioni e si accollerà altri 220 milioni per i debiti.

Il saldo finale per Berlusconi è in negativo ma la plusvalenza di Finivest è decisamente succosa. Il Giornale, invece, riporta lo stato d’animo di colui che diventerà il presidente onorario: cupa malinconia, avvolta però dalla consapevolezza – infiniti messaggi di stima di tifosi, addetti ai lavori, giornalisti, ex giocatori ed allenatori – di aver segnato la storia del Milan e del calcio mondiale.

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